Charles Leclerc è stato messo a tacere: per l’ex pilota non ci sono dubbi, la Ferrari deve ascoltare solo Lewis Hamilton.
La Ferrari ha approfittato del weekend di pausa per lavorare sulla SF-25 e provare a fare meglio nel prossimo appuntamento in Austria. In Canada le cose non sono andate molto bene: Leclerc, dopo due podi consecutivi a Monaco e in Spagna, ha dovuto accontentarsi del quinto posto, subito davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton che invece è ancora a secco di podi nei Gran Premi stagionali (una vittoria e un terzo posto nelle Gare Sprint).

Dando uno sguardo alle classifiche emerge chiaramente come la stagione della Ferrari sia decisamente al di sotto delle aspettative. I tifosi della Rossa si aspettavano un rendimento molto diverso: lo scorso anno il campionato si era infatti concluso con la scuderia di Maranello in lotta con la McLaren per il titolo Costruttori e l’arrivo di Lewis Hamilton pareva poter dare un’ulteriore spinta all’intero team.
La realtà, almeno finora, è ben diversa: Leclerc e Hamilton sono lontanissimi dal leader della classifica piloti, Oscar Piastri, e anche tra i Costruttori la McLaren ha fatto il vuoto con la Ferrari al momento soltanto terza. I fan del Cavallino rampante sperano in una seconda parte di stagione con la Ferrari protagonista, un po’ come avvenuto lo scorso anno: servirà però una SF-25 più competitiva rispetto a quanto visto finora.
Leclerc messo a tacere: “Devono ascoltare Hamilton”
Juan Pablo Montoya, ex pilota della Williams, crede che il rapporto tra Lewis Hamilton e gli uomini della Ferrari non sia decollato. Un bel problema, secondo Montoya, dato che il team di Maranello farebbe bene ad ascoltare ciò che dice il 7 volte campione del mondo: il suo obiettivo, secondo l’ex pilota di F1, è solo quello di migliorare la macchina.

“Hamilton non sta mettendo in dubbio la loro competenza, sta solo domandando se si sta facendo abbastanza e nella direzione giusta. L’ego va lasciato a casa”: parole molto forti, quelle pronunciate da Montoya, che poi tira in ballo anche Charles Leclerc. A suo dire, infatti, il pilota monegasco è “abituato a guidare auto imperfette” ed è quindi più in grado di adattarsi rispetto a Hamilton.
Proprio per questo motivo Montoya crede che in Ferrari debbano ascoltare di più il 40enne di Stevenage, che può mettere a disposizione la sua lunga esperienza e le sue tante vittorie per migliorare la SF-25.






