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Ferrari sconvolta, non c’è più rimedio: “E’ stato un grave errore”

Max Verstappen e Ferrari: un binomio che, nonostante l’ottimo inizio del weekend a Silverstone con qualifiche promettenti, continua a evidenziare una ferita mai completamente rimarginata.

Le due Rosse, con Lewis Hamilton e Charles Leclerc rispettivamente quinti e sesti, hanno mancato quel passo decisivo che, forse, avrebbe permesso loro di contendere qualche risultato importante in questa stagione. Il pubblico e gli addetti ai lavori iniziano a percepire un’evidenza: il gap prestazionale c’è, e non è solo colpa delle strategie o delle gomme. Mentre Hamilton continua a inseguire la sua prima pole stagionale – e ci era quasi riuscito – Lelcerc sembra l’unico in grado di regalare qualche magra consolazione a Maranello.

Stemma Ferrari
Ferrari sconvolta, non c’è più rimedio: “E’ stato un grave errore” – Sportitalia.it (screen Youtube)

In un contesto così delicato, emerge uno scoop che ha gelato l’ambiente Maranello. Un commento che, alla luce di quanto poi accaduto, suona come un’amara ammissione: la Scuderia aveva un’opportunità enorme, ma lasciò andare l’occasione di tornare a comandare come ai tempi di Michael Schumacher.  Di scelte sbaligate, la Ferrari in questi anni ne ha fatte parecchie, evidenziando un gap con le altre scuderie che sembra ancora lontano dall’essere colmato.

Rivelazione Verstappen, Marchionne aveva capito tutto

Helmut Marko ha rivelato che, durante un incontro avvenuto nel 2016, Sergio Marchionne, allora alla guida di Ferrari, si mostrò immediatamente colpito da Max Verstappen. Il manager aveva appena assistito a una vittoria significativa dell’olandese con Toro Rosso e decise di avvicinare Marko. Marchionne, definito “un vero uomo delle corse”, gli disse semplicemente che il ragazzo “era davvero speciale”. Un riconoscimento di quelli rari, che avrebbero potuto segnare una svolta per Ferrari.

Verstappen
Rivelazione Verstappen, Marchionne aveva capito tutto – Sportitalia.it (screen Youtube)

Invece, il Cavallino non approfittò dell’occasione: lasciò andare Verstappen, concedendo la possibilità a Red Bull di coltivare quel talento e farne una superstar. Da allora Verstappen ha vinto quattro titoli mondiali – nessuno avrebbe potuto farlo se non lui, sottolinea Marko a De Telegraaf -, costruendo un dominio che Ferrari ha solo inseguito senza mai raggiungerlo. Il dirigente austriaco ha rimarcato come solo penne sottili di contesti come quello 2023, con auto dominante, avrebbero potuto permettere a un altro di vincere: altrimenti, il merito va dato tutto a Verstappen. Ora l’olandese sta vivendo momenti poco sereni in Red Bull, con il suo futuro che potrebbe cambiare colori e finire in Mercedes già dal prossimo anno. I risultati ottenuti in questo mondiale saranno fondamentali, sia per capire le aspirazioni di una Red Bull che ormai non sorprende più, sia per regalare a Verstappen il quinto titolo consecutivo: per farlo però c’è da battere l’incubo McLaren.

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