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Un’isola di pescatori e un pallone: il sogno Champions è realtà

Focolai di avamposti calcistici. Emozioni che si riscaldano nel gelido mare del Nord. Siamo a Eysturoy, la seconda isola delle Faroe per estensione e quella dove si trova la vetta più alta, ovvero il monte Slættaratindur. Bastano un pallone e una glaciale passione per il calcio a unire le coordinate dei sogni.

L’enclave più piccola a ospitare una competizione europea: Gøta è un villaggio nel quale vivono circa 650 persone. E questa sera i ragazzi del Vikingur Gota giocheranno i preliminari di Champions League contro il Lincoln, una formazione di Gibilterra.

Il campionato di calcio, nelle Isole Faroe, si disputa da marzo a novembre e il Vikingur occupa attualmente il quinto posto della classifica nazionale. Un inizio un po’ sotto le aspettative che, quantomeno tra i confini nazionali, sono sicuramente molto alte, nonostante la concorrenza non manchi (KI Klaksvik e HB sempre molto agguerrite).

Un’isola che fa sognare

Montagne a picco sul mare e i campi in sintetico surriscaldati per un corretto mantenimento della temperatura dell’erba. In tutto questo c’è da considerare che la maggior parte dei calciatori ha uno status dilettantistico e svolge il calcio come attività di passione. Questa sera l’atmosfera al Serpugerdi Stadium, che contiene 2.000 spettatori, sarà davvero infuocata e ci si attende il tutto esaurito.

Partecipare alla Champions League sarebbe un sogno, mai realizzato. Ma occorre fare un passo alla volta.

ll club è nato il 4 febbraio 2008 dall’unione del GI Gota e del Leirvik. Lavoratori che sognano: il Vikingur inizia questa sera il suo percorso verso la fase a gironi di Champions. Un percorso complicatissimo, ma a Gøta sono nati per sognare. E scaldare l’atmosfera con la cocente passione per il calcio.

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