La comunità è in lutto per un maestro di arti marziali molto famoso. E’ successo tutto all’improvviso e il mondo dello sport è ancora scosso.
Lo sport è sicuramente qualcosa che aggiunge tanto alla vita di un uomo o di una donna, ma non soltanto a quella di chi la pratica. Molti sportivi diventano istruttori, maestri o allenatori della disciplina che hanno padroneggiato e praticato per decenni e in questo modo, influenzano la vita di centinaia, migliaia o – nei casi di atleti famosissimi – anche milioni di altre persone.

Per un appassionato, non è mai facile scendere a patti con la scomparsa di un atleta che è stato un mito di infanzia o un modello nell’adolescenza e per un allievo, non è mai facile dire addio al proprio maestro che, direttamente o indirettamente, ha lasciato sicuramente qualcosa di se nella sua vita. Insegnamenti preziosi o anche una preparazione fisica che ha cambiato l’approccio della persona al mondo che ha intorno.
Nelle arti marziali che sono una filosofia applicata allo sport in cui testa e corpo formano una sincronia perfetta tra loro poi, questo concetto è ancora più importante e non è solo roba da film come si vede in Karate Kid dato che tanti maestri hanno cambiato la vita di atleti professionisti e dilettanti, lasciando loro qualcosa anche nella vita reale, in quella quotidiana. Un maestro molto importante sotto questo aspetto è scomparso, lasciando un vuoto nella comunità in cui insegnava.
Addio al maestro di judo, Spoleto in lutto
La città di Spoleto, 36mila abitanti circa e situata nella splendida regione dell’Umbria è in lutto per la scomparsa di una figura di riferimento delle arti marziali locale. Si tratta del maestro Angelo Perini, che si è spento lunedì all’età di 79 anni all’improvviso, lasciando la comunità sconvolta. Perini aveva lavorato per una vita in tipografia ma era asceso ad una figura di riferimento nel mondo dello sport locale.

La famiglia e lo sport, questi i due pilastri dell’istruttore di Judo arrivato al secondo Dan di cintura nera che, nel tempo libero in cui non si allenava nel Dojo di Via del Mercato – un luogo molto importante per Spoleto – praticava anche il ciclismo dilettantistico. Stando al ricordo della stampa locale per la comunità spoletina Angelo era ben più di un semplice allenatore, si trattava di una figura carismatica e di ispirazione.
Il ricordo affidato a TuttiOggi.it è il seguente: “Tutti lo ricordano come una persona onesta e limpida, pieni di aneddoti divertenti sul tempo trascorso accanto a lui.”. La Camera Ardente si è tenuta il 7 luglio del 2025 e ha visto la presenza di tantissimi abitanti del posto.






