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Sangue e paura: panico totale al Tour de France

Il Tour de France 2025 continua a regalare emozioni e colpi di scena, in una delle edizioni più spettacolari e imprevedibili degli ultimi anni.

A fare la voce grossa è ancora una volta Tadej Pogacar, autentico dominatore dell’ultima tappa con arrivo a Mur-de-Bretagne, dove ha messo in riga tutti i rivali diretti per la classifica generale. Con una progressione travolgente nel finale, lo sloveno ha piazzato la seconda vittoria personale in questa edizione e, soprattutto, si è ripreso la maglia gialla, strappandola a Mathieu Van der Poel, in evidente difficoltà sul traguardo bretone.

Sangue e paura: panico totale al Tour de France – Sportitalia.it (screen Youtube)

Il duello tra Pogacar e Jonas Vingegaard, secondo all’arrivo, si rinnova a ogni tappa, confermando il livello altissimo del confronto tra i due principali candidati alla vittoria finale. Sullo sfondo, anche Remco Evenepoel prova a inserirsi nella lotta, con accelerazioni che animano il gruppo dei migliori, ma che sembrano non scalfire la supremazia dello sloveno. Pogacar, oltre alla maglia gialla, ha fatto sua anche la maglia verde, segno di una forma fisica impressionante e di una gestione perfetta della corsa. Un Tour che si sta trasformando in un monologo, ma che resta aperto, almeno sulla carta, a nuovi ribaltoni nelle prossime frazioni.

Cadute e paura a 6 km dal traguardo: il Tour sotto shock

Se in testa la sfida sportiva accende l’entusiasmo, nelle retrovie il Tour ha vissuto momenti di autentico terrore. A circa sei chilometri dal traguardo, infatti, una caduta rovinosa ha coinvolto un nutrito gruppo di corridori, generando un vero e proprio groviglio di biciclette e corpi sull’asfalto. La dinamica, improvvisa e violenta, ha costretto diversi atleti a rallentare bruscamente e altri a finire letteralmente a terra, tra cui anche nomi importanti del panorama internazionale. Tra i coinvolti, anche Joao Almeida, gregario fidato di Pogacar, che ha accusato un duro colpo lungo tutto il fianco sinistro, rimanendo a lungo a terra prima di riprendere la corsa. Le sue condizioni, pur non preoccupanti al punto da causare fratture, sono comunque da monitorare attentamente, vista la botta ricevuta e l’importanza strategica per la UAE Emirates.

Pogacar
Cadute e paura a 6 km dal traguardo: il Tour sotto shock – Sportitalia.it (screen Youtube)

Discorso simile per Santiago Buitrago, anche lui caduto e sottoposto ai test medici obbligatori per escludere traumi cranici, che è giunto al traguardo dolorante e in netto ritardo. Il bilancio più grave è toccato all’australiano Jack Haig, costretto al ritiro dopo essere rimasto immobile sull’asfalto per diversi minuti. Le sue condizioni sono apparse serie sin da subito e non gli hanno permesso di proseguire nel Tour. Una perdita pesante per la Bahrain Victorious, che vede uno dei suoi uomini chiave uscire di scena nel momento più delicato della corsa. Anche Ben Healy, vincitore della tappa precedente, e Romain Gregoire sono stati coinvolti nella carambola, che ha creato un effetto domino tra le file del gruppo, stravolgendo gli equilibri e lasciando dietro sé una scia di dolore e incertezza. La tappa di Mur-de-Bretagne verrà ricordata non solo per il trionfo di Pogacar, ma anche per la sua crudeltà, in una giornata che ha messo alla prova la resistenza fisica e mentale di tutti i protagonisti.

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