Home » Tennis » Cobolli deve guardarsi le spalle: la minaccia è in casa

Cobolli deve guardarsi le spalle: la minaccia è in casa

Cobolli cresce nel tennis che conta, ma ora si trova davanti a un ostacolo inatteso: la minaccia più seria direttamente in casa.

Che l’Italia stia vivendo un momento straordinario nel tennis è sotto gli occhi di tutti. Tra Sinner, Musetti e Arnaldi, le nuove leve sembrano pronte a raccogliere l’eredità dei grandi nomi del passato.

Minaccia per Cobolli
Cobolli deve guardarsi le spalle (Foto Instagram – sportitaila.it)

Però, come spesso accade, quando le luci iniziano a illuminare un nuovo protagonista, qualcun altro comincia a farsi avanti silenziosamente, quasi nell’ombra. E per Flavio Cobolli, una delle giovani promesse più chiacchierate del movimento azzurro, questa ombra ha un nome e un volto familiare.

Cobolli: minaccia italiana per lui

Il talento romano, classe 2002, ha tutto per emergere: un dritto esplosivo, un buon senso tattico e una grinta che raramente vacilla. Sta macinando punti, fiducia e risultati. Però, mentre i riflettori cominciano ad accendersi su di lui, qualcun altro sta bussando con forza alle porte dell’élite. Non un tennista straniero né una stella di ritorno, ma un avversario che conosce molto bene: Matteo Gigante.

Sì, è lui la vera minaccia. E non lo diciamo per creare rivalità da copertina, ma perché i numeri, e soprattutto il momento, parlano chiaro. Gigante, anch’egli romano e coetaneo di Cobolli, sta disputando nel 2025 la miglior stagione della sua giovane carriera. Attualmente impegnato nel Challenger 125 di San Marino, torneo che nel 2024 è stato eletto il migliore della sua categoria tra Europa e Africa, il suo cammino parla da solo. I campi in terra rossa della Federazione sammarinese sembrano fatti su misura per il suo tennis solido, paziente e sempre più concreto.

Gigante mianccia Cobolli
Gigante è la era minaccia per Cobolli (Foto Instagram – sportitaila.it)

E proprio lì, a due passi da casa, Gigante sta continuando a costruire il suo percorso. Ha già vinto quattro partite nel circuito maggiore quest’anno, segno evidente che non è più solo una promessa, ma qualcosa di più. Un concorrente diretto. Un rivale. Un amico, certo, ma anche qualcuno che sogna gli stessi traguardi. E quando due ragazzi così talentuosi condividono la stessa traiettoria, è inevitabile che prima o poi si ritrovino uno di fronte all’altro, se non in campo, almeno nella corsa alla leadership del tennis azzurro post-Sinner.

Cobolli ha forse più esperienza nei palcoscenici internazionali, ma Gigante ha dimostrato di poterlo raggiungere, se non addirittura superare, sul piano del rendimento. La vera sfida, per entrambi, sarà mantenere continuità, migliorare fisicamente e reggere la pressione.

Ma intanto, mentre i nomi noti si prendono la scena, il duello più intrigante del tennis italiano si sta consumando dietro le quinte, tra due amici cresciuti fianco a fianco e ora pronti a giocarsi tutto. E in fondo è proprio questa la parte più bella: sapere che la minaccia, la concorrenza più spietata, arriva da chi parla la tua stessa lingua e ha condiviso con te il sogno, fin dall’inizio.

Change privacy settings
×