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Dramma Sinner, stagione a rischio: tutto da rivedere

La stagione di Sinner, seppur gloriosa grazie alla recente vittoria su Alcaraz a Wimbledon, è messa a serio rischio. Ci sono molte cose da rivedere

Il Masters 1000 di Toronto si prepara a un’edizione particolare, segnata da ben quattro teste di serie assenti: JannikSinner, NovakDjokovic, JackDraper e quella che potrebbe essere la dichiarazione di forfait di CarlosAlcaraz. Una situazione eccezionale per uno dei tornei più prestigiosi del circuito ATP, un vuoto che inevitabilmente cambierà le carte in tavola. JannikSinner, fresco vincitore di Wimbledon, avrebbe dovuto difendere pochi punti (200), ma un fastidio al gomito – già evidente durante il torneo – lo ha costretto a rinunciare a Toronto. La sua assenza lascia uno spazio enorme, non solo in termini di competitività, ma anche di punti in classifica, con inevitabili ripercussioni sulla corsa al numero 1. NovakDjokovic, reduce da una battaglia mentalmente e fisicamente dura a Wimbledon, è stato travolto dall’intensità del match con Sinner e ha scelto di concentrarsi sul recupero.

Jannik Sinner
Dramma Sinner, stagione a rischio: tutto da rivedere – Sportitalia.it (screen Youtube)

JackDraper invece paga un calo fisico dopo una stagione intensa. Infine, su CarlosAlcaraz pende il dubbio: secondo Marca, lo spagnolo potrebbe scegliere di rinunciare per evitare il sovraccarico, cercando di ritagliarsi uno spazio utile in vista degli US Open, ma partecipare a Toronto potrebbe al contempo fargli guadagnare punti nell’inseguimento a Sinner. Con questi forfait, il tabellone canadese perde alcune certezze e premesse: le assenze delle prime quattro teste di serie cambiano equilibri e favoriscono giocatori pronti a sfruttare l’occasione. La rincorsa al primato si fa dunque più aperta, con occhi puntati sul torneo americano per chiunque voglia affermarsi davvero nell’élite del tennis mondiale.

Tennis come il calcio, i ritmi sono ormai insostenibili

Dietro queste rinunce, però, c’è un dato di fondo ineludibile: il calendario ATP è ormai insostenibile. I tornei Master 1000 sono diventati “mini-Slam” di 12 giorni, con appena pochi giorni di pausa tra eventi, e la doppietta Toronto–Cincinnati, in programma tra il 7 e il 18 agosto, è la dimostrazione più lampante. Subito dopo si volterà pagina per affrontare gli US Open, e il tempo di recupero sarà praticamente inesistente. In questo contesto, i big del circuito impongono uno stop strategico, rinunciando a tappe considerati obbligatorie fino a poco tempo fa. È la nuova frontiera di gestione del corpo e della stagione: preservare energia, evitare infortuni, pensare a obiettivi stagionali con visione di lungo termine. Le rinunce di Sinner, Djokovic, Alcaraz e Draper non sono fughe da Toronto, ma dichiarazioni d’intenti: meglio sacrificare un torneo famoso che rischiare di compromettere intere porzioni di stagione.

Sinner Alcaraz
Tennis come il calcio, i ritmi sono ormai insostenibili – Sportitalia.it (screen Youtube)

Il sistema “best-19”, che tiene conto dei migliori diciannove risultati, costringe gli atleti a scelte precise: un punto perso per una rinuncia non è recuperabile se non attraverso risultati straordinari altrove. Ma orizzontali tensioni tra cronometro, prestazioni e rischi sanitari rendono questa programmazione un bivio. La scelta di saltare significa puntare tutto su un equilibrio emotivo e fisico che spesso diventa la vera discriminante tra una stagione di successo e una falcidiata dagli acciacchi. In definitiva, questo momento di riflessione sul calendario può segnare una svolta storica: modifiche nei tempi, aggiustamenti nei format e una revisione delle priorità saranno ormai inevitabili. Lo dimostrano le scelte di chi, ai vertici del ranking e della competitività, mette la propria salute sportiva al primo posto. Per Toronto sarà un’edizione diversa, ma anche l’inizio di un ripensamento necessario – e forse tardivo – del tennis professionistico.

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