Tadej Pogacar trionfa al Tour de France 2025 per la quarta volta, ma subito dopo arriva una decisione che scuote i tifosi.
Non capita spesso di vedere un atleta dominare con questa continuità e leggerezza apparente. Pogacar ha riscritto, ancora una volta, le gerarchie del ciclismo moderno. Al Tour de France 2025 ha dato una lezione di classe, strategia e potenza.

Ha attaccato nei momenti giusti, ha saputo soffrire e ha lasciato dietro di sé una generazione intera di rivali che, ancora una volta, si è dovuta arrendere alla sua superiorità. Il quarto trionfo in carriera alla Grande Boucle lo consacra tra i più grandi di sempre, un campione che sembra non avere limiti. Eppure, qualcosa è cambiato.
Pogacar ufficializza il ritiro
Nei giorni successivi alla vittoria, infatti, Pogacar ha lasciato tutti un po’ spiazzati con alcune dichiarazioni che nessuno si aspettava. Ha parlato apertamente del futuro, dicendo che non si vede ancora a lungo in sella. Parole che, pronunciate a caldo, sembravano quasi figlie della stanchezza o dell’emozione. Però il tono era serio, quasi riflessivo, come se stesse già elaborando qualcosa dentro di sé. E quel qualcosa ora ha preso forma.
Il corridore sloveno ha annunciato ufficialmente che non parteciperà alla Vuelta di Spagna 2025. Una notizia che, per molti appassionati, suona come un campanello d’allarme. Pogacar ha spiegato la sua scelta in modo limpido: “Dopo un Tour de France così impegnativo, abbiamo deciso che era meglio fare una pausa. La Vuelta è ovviamente una corsa che mi piacerebbe molto tornare a disputare. Ho dei ricordi fantastici dal 2019, ma ora il corpo mi dice di riposare”. Una decisione che ha tutto il sapore di una presa di coscienza. Perché vincere stanca, e vincere sempre, logora.

Non si tratta solo di recupero fisico, ma anche di una necessità mentale. I ritmi del ciclismo moderno sono feroci, ogni stagione più lunga della precedente, ogni gara più dura, più carica di pressioni. Pogacar ha bisogno di staccare, e ha deciso di farlo nel modo più semplice: fermandosi. Lo farà lontano dai riflettori, probabilmente in vacanza, al fianco della sua compagna Urska Zygart, per ricaricare le batterie e capire che direzione dare alla sua carriera nei prossimi mesi.
I tifosi, com’è naturale, sono preoccupati. Perché la sensazione è che qualcosa si stia muovendo davvero sotto la superficie. Nessuno lo dice apertamente, ma il pensiero corre veloce: e se Pogacar stesse davvero pensando di lasciare presto?
Sarebbe un colpo durissimo per tutto il movimento, perché un talento così non nasce ogni anno, e senza di lui il ciclismo perderebbe non solo un campione, ma un riferimento assoluto. Per ora, resta il silenzio dopo il boato. E quella sensazione strana di chi ha appena assistito a un’impresa storica, ma non riesce a godersela fino in fondo.






