Il GP d’Ungheria diventa un caso, dopo il quarto posto di Leclerc: come stanno le cose davvero in merito alle difficoltà della Ferrari.
Il GP d’Ungheria, per Charles Leclerc, è stato quantomeno deludente, per non definirlo in altro modo. Scattato dalla pole position, il pilota monegasco della Ferrari sembrava avere davvero abbastanza performance per conquistare la vittoria davanti alle solite McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, tuttavia qualcosa è andato storto per il numero 16.

Verso metà gara, ha iniziato ad essere sensibilmente più lento non soltanto rispetto al duo McLaren, ma anche in riferimento alla Mercedes di George Russell.
Inizialmente la maggior parte degli addetti ai lavori pensava che fosse un problema relativo al set di gomme, poi al telaio e infine al fondo. A quanto pare, però, è davvero difficile che la causa di un rallentamento tanto evidente sia da ritrovare in una delle prime due ragioni appena citate.
Delusione Leclerc in Ungheria: cosa è successo davvero
Ai microfoni di Grosvenor Casino, Johnny Herbert ha parlato di quanto è successo al pilota della Ferrari Charles Leclerc, precisamente verso metà gara. Il monegasco, che fino a metà corsa sembrava avere un passo davvero da zona alta del podio, alla fine si è dovuto arrendere al quarto posto finale. Ma cosa è accaduto sulla sua vettura?

Secondo Herbert, le gomme non hanno niente a che vedere con quanto accaduto al pilota ex Sauber, quantomeno intese come qualità dei treni: “L’unica cosa che fa la differenza su una vettura aeffetto suolo parlando di gomme è la pressione, perché agendo sulla stessa si alza o abbassa la vettura da terra. Così facendo, cambia anche il funzionamento del fondo. Leclerc a un certo punto era uno dei più lenti in pista. Forse ha preso un cordolo o qualcosa del genere”.
Stando a quanto detto da Herbert, rimane davvero misterioso quanto accaduto a Charles Leclerc in Ungheria, e forse non avremo risposte ancora per molto tempo. Difficilmente la Ferrari comunicherà qualcosa a riguardo nel breve termine, e questo perché probabilmente è lo stesso team italiano a doverci vedere ancora molto chiaro in merito a ciò che è effettivamente successo nell’ultima gara disputata. In ogni caso, se il cavallino rampante vuole evitare brutte sorprese in futuro, la cosa migliore da fare rimane sicuramente quella di fare più chiarezza possibile con i propri piloti, sia dentro che fuori dalla pista. Nella speranza che quanto successo a Budapest non ricapiti tanto facilmente.






