Jannik Sinner deve affrontare ora l’ultimo Slam dell’anno, ma le sue parole lasciano sgomenti: “Mi devo fermare”
Un anno particolare, ma sempre vissuto da protagonista. Il 2025 di Jannik Sinner non può essere certo considerato normale: la vittoria (la seconda consecutiva) agli Australian Open, la squalifica di tre mesi e poi il ritorno con le due finali perse a Roma e Parigi contro Alcaraz, prima della vendetta più dolce: il trionfo a Wimbledon.

Il numero 1 al mondo è ora atteso dall’ultimo Slam dell’anno, gli Us Open dove lo scorso anno è stato capace di sbaragliare la concorrenza. In palio non c’è solo il trofeo, ma anche la possibilità di conservare ancora a lungo la leadership nel ranking. Un obiettivo importante che Sinner sta affrontando però con la consapevolezza della sua forza e le idee chiare su quel che deve fare per mantenere altissimo il livello del suo tennis.
Idee chiare e programmazione ancora più chiara: inutile rincorrere tornei su tornei, inutile uccidersi di impegni, meglio concentrarsi su pochi eventi, ma di quelli buoni. È questa la ricetta di Jannik, una ricetta quest’anno facilitata indubbiamente dalla sospensione di tre mesi, ma sposata dall’altoatesino anche una volta tornato in campo. Si spiega così la rinuncia al Masters 1000 canadese, ma è proprio Sinner a far capire che andrà avanti anche nei prossimi mesi con forfait programmati.
Sinner ammette: “Ogni tanto devo fermarmi”
Parole chiare quelle che arrivano da Jannik Sinner, parole che preannunciano nuovo forfait nel corso dell’anno per il campionissimo di San Candido.

Dopo aver partecipato al torneo di Cincinnati, l’italiano è atteso dagli Us Open: prima il doppio misto, quindi il grande appuntamento con la difesa del titolo. Poi però non sarà un susseguirsi di tornei perché per durare a lungo negli anni serve conservare il fisico: “Il mio obiettivo principale è quello di disputare più partite possibili durante la stagione giocando il minor numero di tornei – ha affermato Sinner –. Perché se voglio avere una carriera più lunga possibile, ogni tanto ti devi fermare per lavorare molto fisicamente“.
Programmazione decisa dunque, idee molto chiare: fare pochi tornei, ma arrivare il più lontano possibile. Un obiettivo che finora Sinner ha raggiunto senza grandi difficoltà: tre finali nei primi quattro tornei in cui è tornato a giocare, dimostrando che la pausa gli ha fatto decisamente bene e che la strada intrapresa è quella giusta. Non tanti tornei, ma tante vittorie: il segreto per restare numero 1 ancora a lungo. Alcaraz e gli altri rivali sono avvisati.






