Prima giornata di campionato e subito grande appuntamento all’Olimpico, dove questa sera si sfidano Roma e Bologna. Sarà l’esordio ufficiale sulla panchina giallorossa di Gian Piero Gasperini, pronto a lanciare il suo primo 3-4-1-2, marchio di fabbrica già all’Atalanta. La difesa a tre sarà composta da Ghilardi, Mancini e Ndicka. In mediana Koné e Cristante, con Rensch e Angelino a occupare gli esterni di centrocampo.
Sulla trequarti Soulé ed El Shaarawy, alle spalle del neo acquisto Ferguson.
Italiano, dal canto suo, non si discosta dal consueto 4-2-3-1: Orsolini, Odgaard e Cambiaghi pronti ad accendere la fantasia alle spalle di Ciro Immobile. Aria da ex per l’attaccante classe ’90, che torna all’Olimpico dopo aver segnato 207 gol con la maglia della Lazio.

Le probabili formazioni
ROMA (3-4-1-2): Svilar, Ghilardi, Mancini, Ndicka; Rensch, Koné, Cristante, Angelino; Soulé; El Shaarawy, Ferguson. All. Gasperini.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski, De Silvestri, Vitik, Lucumì, Lykogiannis; Pobega, Freuler; Orsolini, Odgaard, Cambiaghi; Immobile. All. Italiano.
Le parole di Gasperini
Emozioni per l’esordio? Come arriva la squadra a questa partita?
“Ho letto che domani sarà la mia seicentesima partita, non guardo molto le statistiche. Niente di meglio di realizzarla domani, con uno stadio pieno di gente. Sarà straordinario. La squadra arriva con voglia di fare, c’è tanta passione e tanta gente. Giochiamo contro una tra le squadre migliori del campionato. Sarà una bella prima gara”.
L’infortunio di Bailey e la vicenza Sancho? Dybala come sta?
“Bailey è incredibile, ci dispiace. Si tratta di un infortunio difficile da spiegare, incredibile davvero. Al di là della partita, ci dispiace per l’entità dell’infortunio. Sul mercato, le trattative hanno queste durate, siamo alle fasi finali ed è imprevedibile. Io guardo la partita. Paulo è rientrato, siamo sulla strada giusta: sta facendo di tutto. Non può giocare a dall’inizio, ma a gara in corso”.
Si aspetta una squadra più completa?
“Sì, ma devo dire che abbiamo lavorato bene, è stato un buon mese e mezzo. Abbiamo fatto tanto, gli altri sono arrivati un po’ a singhiozzo.. poi c’è stato lo stallo. Tutti vorrebbero la squadra definitiva subito, ma è un’utopia ormai. Avevo fatto dei propositi, ma poi la realizzazione è difficile e ha dei tempi diversi”.
Dovbyk giocherà?
“Mi piace la partita contro il Bologna. Il resto non lo so. Domani (oggi, ndr) arriveremo a un’attesa bella per il campionato, Dovbyk sarà convocato e insieme a tutti gli altri dovranno avere massima concentrazione. Queste date ti possono mettere contro un giocatore che al momento hai, ma vedremo cosa succederà”.

Dovbyk, come nella musica, non ha i giusti tempi? La Roma è più forte rispetto al passato?
“Nel calcio, ci sono dei tempi. Non intendevo Dovbyk, ma tutti. Chi ha qualità ha i tempi giusti, tutto qua. Ferguson e Dovbyk sono due strumenti, dipende come li usi (ride, ndr). Sono diversi, ma sono in crescita entrambi. Se siamo più forti lo dovremo capire, siamo sicuramenti molto diversi rispetto alla gara di maggio contro il Torino. In tre mesi abbiamo perso 3 titolari e 7 giocatori diversi: ne sono arrivati 5. Siamo diversi, mi auguro che saremo più forti”.
“Abbiamo qualche soluzione, tra cui anche questa. Pellegrini sta recuperando, siamo vicini. Non ha mai potuto allenarsi con la squadra. Non capisco perché mi fate questa domanda. Evidentemente, la società non vuole rinnovare il contratto di Pellegrini e lui vuole giocare per conquistarsi la Nazionale. Io chiarisco la situazione. Se lui trova una soluzione adeguata di andare via, la società sarà contenta. Sarà complicata, ma è tutto chiaro”.






