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Sinner-Alcaraz, cambia il regolamento: la finale si rigioca

A Cincinnati è successo qualcosa di totalmente inaspettato, una finale chiusa dopo soli 5 game e tanti tifosi rimasti con un pungo di mosche in mano. Il regolamento cambia anche per la finale.

La finale del Masters 1000 di Cincinnati doveva essere la resa dei conti tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, un attesissimo sequel dopo lo spettacolo offerto a Wimbledon. Invece, si è trasformata in un match-fantasma durato appena cinque giochi. L’azzurro, visibilmente debilitato, ha deciso di scendere comunque in campo, ma non ha potuto far altro che incassare un rapido 5-0 e ritirarsi, tra gli applausi amari del pubblico. Fino a quel momento, il torneo dell’altoatesino era stato pressoché perfetto. Aveva superato con autorità ogni turno, consolidando il suo status di dominatore del cemento e confermando una striscia di imbattibilità che sembrava inarrestabile. Ma alla vigilia dell’ultimo atto, un virus – probabilmente di natura gastrointestinale – lo ha colpito, lasciandolo debilitato e incapace di competere ad armi pari con lo spagnolo.

Sinner e Alcaraz
Sinner-Alcaraz, cambia il regolamento: la finale si rigioca – Sportitalia.it (screen Youtube)

Sinner, a fine match, ha spiegato di aver voluto almeno provare a onorare l’impegno “per rispetto del pubblico”. Un gesto nobile, che però ha acceso nuovamente il dibattito sulle regole del circuito e sulla tutela degli atleti, soprattutto in occasioni di grande richiamo mediatico. L’attenzione ora si sposta su New York, dove il numero uno italiano dovrà difendere punti pesanti agli US Open. Le sue condizioni fisiche restano sotto osservazione, e la decisione di rinunciare al doppio misto (inizialmente previsto con Katerina Siniaková) è stato un segnale di prudenza.

Sinner, l’idea di Della Vida: un lucky loser anche per semifinali e finali?

Da questo scenario sfortunato prende spunto una proposta interessante firmata Fabio Della Vida, che ha riacceso il dibattito con una provocazione tanto semplice quanto rivoluzionaria: perché limitare la regola del “lucky loser” solo al primo turno? Secondo Della Vida, il sistema attuale è sbilanciato. Un forfait al primo turno può essere coperto, ma in una finale come quella di Cincinnati l’alternativa non esiste. Il risultato alla fine è un pubblico deluso, dirette televisive svuotate, sponsor in difficoltà e un titolo assegnato senza vera lotta. E se, invece, si potesse prevedere un ripescaggio anche nelle fasi finali?

Alexander Averev
Sinner, l’idea di Della Vida: un lucky loser anche per semifinali e finali? – Sportitalia.it (screen Youtube)

Il suggerimento è chiaro: si potrebbe reintrodurre in tabellone il miglior sconfitto del turno precedente, magari riconoscendogli solo il premio in denaro, ma non i punti ATP. Un compromesso che non altererebbe il ranking ma garantirebbe spettacolo e rispetto per chi paga biglietti, diritti e viaggi. Per finanziare la novità, Della Vida propone di ritoccare al ribasso il montepremi del doppio, definito “un torneo spesso popolato da pensionati che non attirano pubblico”. La sua riflessione finale è netta: “O lo estendiamo sempre, o aboliamolo”. Un’idea che farà discutere, ma che parte da un presupposto chiaro: proteggere lo spettacolo e il buon tennis.

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