Un collega di Max Verstappen ha avuto parole molto dure per il pilota olandese che non faranno felici i tifosi. Non è forte come si pensava.
Da molti esperti di motorsport, Max Verstappen, pilota dei Paesi Bassi che vanta già quattro titoli conquistati – tutti con Red Bull – e che avrebbe potuto puntare al quinto con una macchina più competitiva quest’anno è definito come uno dei migliori piloti della storia, il migliore al momento attivo e perfino come il migliore di sempre. Certo, la questione è più complessa dato che gente come Lauda, Schumacher, Hamilton e Prost mette in discussione questa affermazione.

Una cosa è certa, il pilota olandese negli ultimi cinque anni ha messo su un vero dominio sui tracciati, viziato da un’auto molto più competitiva rispetto alle varie Ferrari e McLaren, certo, ma quest’anno ha pure dimostrato di poter andare oltre i limiti della macchina, qualora sia necessario. Insomma, non lo si può definire un campione “per caso” anche se qualcuno lo ha appena fatto.
Si sa che in Formula Uno antipatie e rivalità portano spesso i campioni a dire frasi molto pesanti, magari per attirare l’attenzione della stampa. Le ultime parole che Verstappen si è sentito rivolgere da un collega che ha a sua volta vinto un titolo ufficiale però sono piuttosto pesanti. In sintesi, il collega pensa che Max non sia poi nulla di tanto speciale.
Verstappen, almeno cinque come lui
Jacques Villeneuve, figlio del famoso pilota Ferrari tragicamente scomparso all’apice della carriera vanta a sua volta un titolo mondiale vinto, nel 1997 con Williams. Tre in meno di Verstappen quindi ma – a suo dire – un tempo per ottenere un titolo ufficiale c’era molta più competizione, rispetto a quella che vediamo ora. Il pilota ha parlato molto chiaramente esprimendo quelle che sono le sensazioni di altri grandi nomi dello sport.

Secondo Villeneuve, il livello medio in F1 è sceso parecchio anche senza togliere nulla a chi vince ad oggi: “Se guardiamo al passato, nell’era di Ayrton Senna e Alain Prost, ogni anno c’erano cinque piloti come Max”, le sue dichiarazioni. “Prima c’erano un gruppo di piloti fortissimi e gli altri erano bravi. Oggi ce ne sono solo parecchi bravi”, la percezione che Villeneuve ha della situazione odierna.
A pensarla come lui, anche Bernie Ecclestone che tempo fa su Lewis Hamilton ha risposto alla domanda riguardo un possibile ottavo titolo del pilota inglese: “No. Quando vinceva, non c’era nessuno lì davanti. Oggi c’è più competizione”, come a dire che negli anni del dominio di Mercedes, il livello medio non era poi così tanto alto. Pareri rispettabili di chi ha vissuto quell’epoca, ma voi cosa ne pensate?






