Ci abbiamo sperato un po’ tutti, ma ormai non c’è niente da fare. L’inevitabile è successo e solo un miracolo può cambiare il destino.
Il pluricampione Michael Schumacher ha lasciato un’eredità in Formula Uno che non sarà mai dimenticata, ben oltre i sette titoli mondiali conquistati. Il pilota per ammissione di tutti i meccanici che ci hanno lavorato, perfino dei suoi grandi rivali con cui ha avuto aspri contrasti in pista, era un uomo carismatico che quando indossava il casco, si trasformava in qualcosa che trascende l’essere umano.

Considerando il momento drammatico che vive la sua famiglia in questo periodo sarebbe un bellissimo epilogo di una favola sportiva vedere il campione tedesco togliersi una soddisfazione, ossia vedere suo figlio vincere un GP di Formula Uno o addirittura una stagione. Un sogno lontano all’avverarsi, ammettiamolo, dato che in F1 Mick Schumacher ha fatto molto poco.
Il bottino di Mick finora vede solo due stagioni in Haas – con 12 punti ed un sedicesimo posto finale – e qualche anno come collaudatore in Mercedes, numeri che a 26 anni difficilmente possono migliorare. Soprattutto se l’affare su cui il pilota tedesco ha puntato così tanto non dovesse andare in porto. Le scuderie sembrano però lontane dal giovane atleta.
Cadillac-Schumacher, l’accordo si allontana
Diversi portali che scrivono di motorsport e F1 sono praticamente certi di aver dato un volto ai piloti di Cadillac, team esordiente con cui Schumacher Junior aveva parlato di: “Un contatto soddisfacente per entrambe le parti”, contatto che però non avrebbe portato a niente. Il team secondo motorsport.com ma anche secondo lo zio di Mick, l’ex pilota e commentatore Ralf Schumacher avrebbe già trovato due esperti piloti.

Stando a quanto emerge da questa e da altre fonti, il team americano General Motors che correrà con motori Ferrari avrebbe scelto infatti Sergio Perez e Valtteri Bottas come piloti titolari. Certo, si apre ancora la chance di entrare come terzo pilota o collaudatore ma, arrivato a questa età, Mick potrebbe non essere interessato a stare ancora dietro le quinte.
A pesare su questa decisione per cui, secondo la fonte, manca soltanto un comunicato ufficiale ma c’è già firma e contratto, la grande esperienza dei due piloti. Il primo ha notoriamente corso in Red Bull regalando anche buoni risultati, il secondo vanta diversi anni in Formula Uno – l’ultima stagione ha corso in Alfa Romeo prima della dissoluzione del team – e pure il record della massima velocità mai raggiunta in un gran premio. Insomma, Cadillac ha preferito prendere due atleti costanti quanto esperti.






