Jannik Sinner e Carlos Alcaraz accendono gli US Open: le ultime dichiarazioni scatenano i tifosi, prime scintille.
I riflettori degli US Open 2025 sono concentrati principalmente su Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Non potrebbe essere altrimenti: l’italiano e lo spagnolo si sono infatti spartiti gli ultimi 7 tornei del Grande Slam e quest’anno si sono sfidati in finale già in quattro occasioni. Alcaraz ha avuto la meglio a Roma, Parigi e Cincinnati (dove Sinner si è ritirato per un malessere), mentre Jannik ha vinto a Wimbledon (prima storica volta per un italiano).

Al momento non sembrano esserci tennisti in grado di mettere i bastoni tra le ruote ai primi due al mondo. Tra coloro che hanno tutti i mezzi per migliorare e provare a competere con i due campioni c’è sicuramente Holger Rune. La crescita del 22enne danese si è un po’ arrestata: tuttavia, dopo un 2024 davvero deludente, quest’anno Rune è tornato a fare risultati importanti (finale a Indian Wells e vittoria a Barcellona) che lo hanno riportato a ridosso della top 10.
In un’intervista rilasciata a The Guardian il giovane talento danese ha trovato il modo di parlare anche di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Rune ha fatto notare che quando Sinner ha vinto il suo primo torneo del Grande Slam aveva 22 anni, esattamente l’età che ha lui oggi. “Quindi ho un po’ più di tempo per provare a fare lo stesso“, le parole di Rune, che poi ha parlato più nello specifico delle differenze tra Sinner e Alcaraz.
Sinner-Alcaraz, chi è meglio? Rune spiazza i fan
“Mi sono sempre trovato più a mio agio con Jannik perché dà più ritmo, gioca più spesso gli stessi colpi. Con Carlos c’è così tanta varietà – ha detto il 22enne nell’intervista a The Guardian – Gli dai un’opportunità e lui o ti fa una palla corta o ti colpisce lungo linea o qualcosa di diverso. È imprevedibile, il che rende tutto più difficile“.

Rune ci tiene però a sottolineare che “Carlos a volte può sbagliare qualche palla” quando il livello di gioco non è altissimo, mentre in quei frangenti Sinner è praticamente impeccabile. “Ma poi penso che il gioco migliore di Carlos sia un po’ più alto di quello di Jannik – aggiunge l’atleta di Gentofte – quindi sono davvero alla pari“.
Rune ha poi chiarito che in questo momento è concentrato nel cercare di andare fino in fondo in ogni torneo. Solo così può davvero avere la possibilità di affrontare più spesso Sinner e Alcaraz: “Sento che è lì che alzo il mio livello“.






