Rivelazioni scottanti sul Circus, il team non era per niente convinto del suo pilota titolare. Poi, è successo qualcosa di inaspettato.
In una squadra di Formula Uno lavorano anche un migliaio di persone, benché alcuni team abbiano un’organico di poco inferiore a questa cifra, ma gli elementi cruciali per vincere una stagione sono sicuramente due: il pilota titolare ed il suo comprimario. Grandi piloti possono andare oltre i limiti della macchina, portare soldi e trovare quello che non va in una monoposto così da orientare lo sviluppo tecnico nella direzione giusta.

Ecco perché i team che corrono in Formula Uno devono fare molta attenzione a prendere l’uomo – o la donna anche se è dai tempi di Giovanna Amati che non vediamo quote rosa nella Formula Uno – giusto per il compito più importante. I team esordienti che hanno molta più pressione addosso e che devono convincere i tifosi dal primo giro poi sono quelli per cui questa scelta pesa maggiormente.
Ecco perché Audi e Cadillac hanno deciso di puntare su piloti di esperienza, con il primo team che ha scelto la coppia composta da Nico Hülkenberg e Gabriel Bortoleto ed il secondo che ha preferito fidarsi di Sergio Perez e Valtteri Bottas. Proprio su Checo però sussistevano dei dubbi che, a quanto pare, solo il pilota è riuscito a placare a modo suo.
Cadillac, confessione assurda: “Non eravamo convinti”
Assegnare il sedile a Checo ha significato tanto per Cadillac che ha di fatto lasciato a piedi anche Mick Schumacher, nome che avrebbe sicuramente attirato moltissima attenzione attorno al team americano. Tuttavia, a quanto pare, il ballottaggio tra i due c’è stato fino all’ultimo, dato che la squadra di General Motors non sembrava convinta fino all’ultimo secondo.

Dan Towriss, AD della squadra che esordirà con un piccolo gruppo di soli 400 dipendenti, piloti inclusi, ha raccontato le sue perplessità sull’ex vice di Verstappen alla stampa specializzata: “Mentre Bottas correva, Checo no. Era importante per noi capire quanto fosse interessato a tornare in Formula Uno e quanto credesse nel nostro progetto”, le sue parole; in effetti, per Perez c’è stata una lunga pausa di un anno da quando a Milton Keynes lo hanno appiedato da un giorno all’altro.
Alla fine però il pilota messicano, forte della sua esperienza e di un’eloquenza inaspettata, ha convinto Towriss e il resto della squadra con un colloquio privato: “Ha superato tutte le aspettative nei nostri incontri. Avevamo dello scetticismo su alcune cose e lui ha risposto a tutte le nostre domande, quindi siamo felici di averlo in squadra“, riflette il manager. Per Cadillac, esordire in F1 senza praticamente alcuna esperienza pregressa sarà una grande sfida. Speriamo che i due piloti siano all’altezza.






