Gara di MotoGP ricca di colpi di scena, tifosi senza parole. Quartararo protagonista in negativo di un episodio che ha acceso le polemiche.
La tappa di MotoGP appena andata in archivio sarà ricordata a lungo, perché è stata una di quelle gare in cui può davvero succedere di tutto. Incidenti, penalità, sorpassi al limite e scelte che hanno fatto discutere: il paddock ha vissuto ore di tensione, e il pubblico, sia sugli spalti che davanti alla tv, ha assistito a uno spettacolo devastante.

Tra i protagonisti principali, suo malgrado, c’è stato Fabio Quartararo. Il campione del mondo 2021, infatti, si è trovato al centro delle polemiche per un episodio che ha segnato il fine settimana della Yamaha e che ha inevitabilmente condizionato l’andamento della sua gara.
MotoGP dopo la penalizzazione succede qualcosa
Tutto è nato dalla Sprint del sabato. Alla partenza, in un ingresso troppo aggressivo in curva 1, Quartararo ha perso il controllo della sua Yamaha e ha travolto l’incolpevole Enea Bastianini. Un errore di valutazione in frenata che non ha lasciato scampo, con il ducatista eliminato e il francese immediatamente sanzionato. La direzione gara non ha avuto dubbi: penalità inevitabile per Quartararo, che infatti si è visto infliggere un long-lap da scontare nella gara della domenica. I tifosi hanno reagito con sorpresa e delusione, e il dibattito sui social non si è certo fatto attendere, con pareri divisi tra chi chiedeva più severità e chi, al contrario, sottolineava come episodi simili facciano parte dei rischi della MotoGP.
La domenica, però, non è stata molto più semplice per Quartararo. Lo start della gara principale è stato nuovamente in salita: niente incidenti questa volta, certo, però la penalità ricevuta lo ha costretto subito a perdere terreno prezioso. Dopo aver completato il long-lap, infatti, il francese è rientrato in pista in dodicesima posizione, lontano dai primi e costretto a ricostruire la sua corsa con fatica. Un compito difficile, aggravato da un calo prestazionale che si è fatto sentire giro dopo giro.

Al termine della gara, conclusa con un decimo posto che almeno gli ha garantito qualche punto per la classifica, Quartararo ha analizzato a mente fredda quanto accaduto. Le sue parole hanno lasciato trasparire tutta la frustrazione: “Dopo la penalità del long-lap la gomma ha iniziato a calare e mi è mancato il grip. Stavo spingendo forte ed ero bravo in frenata, ma non sono riuscito a colmare il distacco da Pecco (Bagnaia).” Un’ammissione lucida, che conferma come la penalità non sia stata l’unico problema di giornata. La Yamaha, infatti, ha mostrato ancora una volta i suoi limiti di competitività rispetto a Ducati e Aprilia, con Quartararo costretto a spremere ogni singolo decimo dalla sua moto senza però riuscire a fare la differenza.
Senza ombra di dubbio, questa gara lascia più dubbi che certezze al box Yamaha. Da un lato resta la consapevolezza che Quartararo, quando riesce a trovare ritmo e fiducia in frenata, è ancora capace di esprimere una velocità notevole. Dall’altro, però, la realtà è che la penalità ha solo messo in evidenza i problemi strutturali della moto, in particolare nella gestione delle gomme e nel mantenere costanza durante la gara. La strada è lunga e in salita, e i tifosi lo sanno bene: applaudono l’impegno del loro campione, ma allo stesso tempo non possono nascondere l’amarezza per una stagione che continua a complicarsi.
Alla fine, il decimo posto non basta a Quartararo e nemmeno alla Yamaha. La MotoGP non aspetta nessuno, e ogni errore si paga a caro prezzo. Questa volta il francese ha ammesso di aver sbagliato, però il vero nodo da sciogliere resta la capacità della Yamaha di tornare a essere competitiva contro Ducati, KTM e Aprilia. Perché senza una moto all’altezza, anche il talento di un campione del mondo rischia di restare soffocato tra rimpianti e occasioni sprecate.






