Un problema per Tudor e il rischio di risolvere un problema altrui

Igor Tudor ha un problema e non riguarda solo l’attacco ed il centrocampo, con la situazione Kolo Muani e quella Vlahovic, così come la gestione del centrocampo. Negli ultimi incontri della Juventus è emerso un dato preoccupante: tre espulsioni nelle ultime sei partite. Un trend negativo che non può passare inosservato.
Tocca ora all’allenatore Igor Tudor analizzare a fondo la situazione e intervenire.
Tre espulsioni in sei partite: un problema disciplinare evidente – Yildiz è stato espulso per un fallo di reazione contro il Monza. Kalulu ha rimediato un rosso diretto per un intervento sconsiderato contro la Lazio con Castellanos. Infine, Cambiaso ha ricevuto un cartellino rosso per un fallo evitabile, ma comunque sanzionabile contro il Parma.
Tre episodi diversi, ma con un denominatore comune: la Juventus chiude le partite in inferiorità numerica, pagando un prezzo altissimo sia in termini di risultato (come contro la Lazio) che in vista delle gare successive.
Igor Tudor deve intervenire: perché la Juventus commette questi errori? – È ora che Igor Tudor, profondo conoscitore del gruppo squadra, si interroghi su quanto sta accadendo. Perché i giocatori reagiscono in modo così impulsivo? Perché anche in partite ben indirizzate, come contro il Monza o il Parma, si verificano errori tanto ingenui quanto gravi?
Questi episodi non solo compromettono le singole partite, ma si ripercuotono anche sulle successive sfide decisive, a causa delle squalifiche. Basti pensare all’assenza di Yildiz nel finale della scorsa stagione, alla squalifica di Kalulu, alla mancanza di Cambiaso in un reparto già corto numericamente contro l’Inter.
La Juventus deve assolutamente migliorare sotto il profilo disciplinare. Questo significa lavorare non solo sull’aspetto tattico, ma anche sulla gestione emotiva durante le partite.
Risolvere i problemi altrui ? – Dalla parte opposta, sul mercato, Tudor deve stare attento a non risolvere un problema altrui.
La Juventus si trova di fronte a una decisione cruciale in vista delle prossime mosse di calciomercato: la possibile cessione di Dušan Vlahović. La dirigenza bianconera lavora con determinazione per rinforzare la rosa in vista della stagione 2025/2026, ma è chiaro che esistono dei limiti — tecnici, economici e strategici — da non superare. E uno dei punti più delicati riguarda proprio la gestione del futuro del bomber serbo.
Cedere Vlahović a una diretta concorrente in Serie A, come il Milan, rappresenterebbe un clamoroso errore di strategia da parte della Juventus. Se il club di Torino vuole davvero consolidare la propria immagine di società forte e ambiziosa, deve evitare operazioni che possano rafforzare le rivali dirette per lo scudetto.
Investire 60 milioni per un nuovo attaccante straniero e, contemporaneamente, consegnare un bomber affermato come Vlahović a una squadra che lotta per gli stessi obiettivi, significherebbe indebolire se stessi per rafforzare un’avversaria diretta. Una mossa che rischia di compromettere l’intero progetto tecnico.
Ecco, che il compito a casa è servito, risolvere un problema interno e non creare uno esterno, facile a dirsi, ma siamo sicuri che sarà di semplice realizzazione?






