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Bufera Valentino Rossi, famiglia sotto attacco: che botta

La MotoGP ha riaperto i battenti da due settimane e Valentino Rossi è già finito nell’occhio del ciclone. Stavolta è stata coinvolta la sua famiglia.

Il ritorno in pista della MotoGP dopo i Gran Premi di Austria e Ungheria ha mostrato un copione fin troppo familiare. Il dominio di Marc Marquez continua a dettare legge, relegando progressivamente gli avversari ai margini della lotta per la vittoria. Tra questi spicca un Francesco Bagnaia sempre più in difficoltà: se prima della pausa riusciva almeno a difendere il podio, adesso il campione italiano fatica a tenere il passo dei migliori, scivolando in classifica e perdendo terreno nella corsa al titolo.

Valentino Rossi
Bufera Valentino Rossi, famiglia sotto attacco: che botta – Sportitalia.it (screen Youtube)

Sul fronte della VR46 Racing, la squadra di Valentino Rossi, la situazione appare in chiaroscuro. Da un lato, Franco Morbidelli ha trovato un sesto posto incoraggiante nell’ultima gara, un risultato che ha ridato fiducia a tutto il box. Dall’altro, Fabio Di Giannantonio non è riuscito a replicare le stesse prestazioni, mostrando ancora un rendimento altalenante. La scuderia cerca comunque di rimanere al centro dell’attenzione, ma non è stato certo un fine settimana sereno per l’universo legato al numero 46. A finire al centro delle discussioni, infatti, è stato il fratello dello stesso Valentino Rossi, Luca Marini, che si è reso protagonista di dichiarazioni destinate a far discutere. E non tanto per le sue prestazioni in pista, quanto per un attacco diretto a una delle leggende viventi del motomondiale: Dani Pedrosa.

Marini-Pedrosa: scintille in MotoGP

Le parole di Luca Marini, pilota Honda, hanno riacceso il dibattito sulla regolamentazione dei pesi combinati tra moto e pilota nella MotoGP. Il 27enne ha sottolineato come la sua fisicità – con i suoi 184 centimetri per 70 chili . rappresenti un handicap rispetto ai colleghi più bassi e leggeri. Molti piloti oggi stanno dimagrendo perché questo permette loro di andare più veloci – ha dichiarato. Secondo me bisognerebbe introdurre una regola sul peso minimo come in altri sport. Chi è basso deve solo allenarsi un po’ di più per ingrassare, ma chi è alto non può certo dimagrire all’infinito. Parole che non sono piaciute a Dani Pedrosa, storico campione ed ex alfiere Honda, oggi collaudatore della KTM e opinionista.

MotoGP
Marini-Pedrosa: scintille in MotoGP – Calcioblog.it (screen Youtube)

Lo spagnolo ha risposto con decisione, negando la tesi di Marini: “Credo che abbia completamente torto. Nelle categorie minori è vero che i piloti più grossi soffrono, ma in MotoGP non è così. Su una moto di grossa cilindrata non si deve appesantire il pilota più piccolo, semmai garantirgli una moto che pesi meno. Altrimenti lo si penalizza ulteriormente, perché chi è più grande ha anche più forza”. Un botta e risposta che ha acceso gli animi nel paddock, dividendo tifosi e addetti ai lavori. La questione del peso in MotoGP non è nuova, ma stavolta il confronto ha assunto toni particolarmente diretti. Marini, pur avendo richiamato alla memoria episodi del passato, come una vittoria di Pedrosa a Misano resa possibile dalla possibilità di usare gomme più morbide, si è attirato la ferma smentita del pilota spagnolo.

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