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MotoGP stravolta, cambia totalmente la classifica: è ufficiale

La MotoGP stravolta completamente. Ora è ufficiale la classifica sarà tutta da riscrivere, piloti e addetti ai lavori non si capacitano.

Il paddock non parla d’altro, e non potrebbe essere altrimenti. La notizia era nell’aria da tempo, ma adesso è ufficiale: dal 2027 entreranno in vigore regole che stravolgeranno la MotoGP come l’abbiamo conosciuta fino a oggi.

MotoGP classifica stravolta
MotoGP stravolta: tutto da rifare (Foto Instagram – sportitalia.it)

Si tratta di un passaggio epocale che non riguarda soltanto i tecnicismi, ma il concetto stesso di competizione nella top class. Infatti, l’obiettivo è triplice: aumentare la sicurezza dei piloti, ridurre l’impatto ambientale e, soprattutto, avvicinare le prestazioni delle diverse case per rendere il campionato ancora più combattuto.

Tutto stravolto in MotoGP, tutto da rifare

Il cambiamento più eclatante riguarda i motori. Dopo anni di discussioni, si è deciso di abbassare la cilindrata, passando dagli attuali 1000 cc a 850 cc. Può sembrare solo un dettaglio tecnico, però in realtà è una rivoluzione destinata a cambiare radicalmente le gare. Ridurre la potenza significherà contenere le velocità di punta, permettendo duelli più ravvicinati e meno rischiosi, ma anche favorire una maggiore aderenza con quello che poi finisce sulle strade, perché i costruttori potranno sviluppare soluzioni più vicine ai modelli di serie.

A questo si aggiunge una modifica al diametro massimo del cilindro, che scenderà dagli attuali 81 a 75 millimetri, e un alleggerimento generale con il peso minimo delle moto che verrà abbassato di quattro chili, passando da 157 a 153.

MotoGP nuove regole dal 2027
Cambia tutto in MotoGP (Foto Instagram – sportitalia.it)

Però non è solo questione di motori. Dal 2027 spariranno anche i dispositivi che in questi anni hanno reso le partenze e le accelerazioni più simili a quelle di una navicella spaziale che di una moto da corsa. Holeshot e ride-height device, gli strumenti che permettono di abbassare la moto per avere più trazione e stabilità, saranno banditi.

È una scelta chiara, che punta a restituire centralità al talento dei piloti, togliendo un po’ di quella dipendenza da soluzioni meccaniche che, negli ultimi anni, hanno fatto lievitare i costi e complicato lo sviluppo tecnico. Senza ombra di dubbio, questo cambierà il modo di approcciare la guida e rimetterà al centro la sensibilità e la bravura di chi è in sella.

Il campionato che conosceremo dal 2027 sarà dunque molto diverso. Alcuni lo vedono come un ritorno al passato, con la MotoGP che tornerà a premiare più il coraggio e l’estro dei piloti che non la perfezione ingegneristica. Altri, invece, lo considerano un passo necessario per garantire un futuro sostenibile a un movimento che rischiava di diventare sempre più distante dalla realtà delle case motociclistiche e, di conseguenza, dei tifosi.

Quel che è certo è che la classifica del futuro non potrà più essere la stessa. I valori si rimescoleranno, chi oggi domina potrebbe ritrovarsi a inseguire e chi soffre potrebbe finalmente trovare un terreno di gioco più equilibrato. Una rivoluzione che fa discutere, ma che apre anche scenari affascinanti. Dal 2027, insomma, la MotoGP non sarà più la stessa, e forse è proprio questo il punto: restare fedele alla propria anima di sport estremo, ma senza perdere il contatto con il futuro.

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