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Us Open nel caos, Sinner incredulo: “Che schifo”

Quando si parla di Sinner, spesso, si parla di tutto tranne che di ace e tie-break. Quanto accaduto agli US Open ha lasciato l’altoatesino incredulo, così come migliaia di tifosi.

Il 2025 di Jannik Sinner è già scolpito nella storia del tennis. L’altoatesino ha infatti centrato la sua quarta finale Slam stagionale, un traguardo che pochissimi campioni hanno saputo raggiungere e che racconta più di mille parole il livello raggiunto dal ragazzo di San Candido. Dopo i successi agli Australian Open e a Wimbledon, e la finale persa al Roland Garros contro Carlos Alcaraz, ecco che anche agli US Open Sinner ha scritto un’altra pagina dorata della sua carriera. I numeri parlano chiaro: con la semifinale vinta contro Felix Auger-Aliassime, Sinner ha superato Nicola Pietrangeli per numero di vittorie totali negli Slam, salendo a quota 87. Un traguardo che, unito alla costanza mostrata durante tutta la stagione, lo colloca già oggi tra i più grandi interpreti della racchetta, nonostante abbia solo 24 anni.

La semifinale contro il canadese è stata però molto particolare, definita da molti “surreale” per l’atmosfera che si respirava in campo. In uno sport come il tennis, dove il rispetto reciproco dovrebbe essere la regola, si è arrivati addirittura a situazioni difficili da digerire per un campione abituato a mantenere concentrazione e compostezza anche nei momenti più delicati. Il percorso di Sinner resta comunque qualcosa di unico. Pochi altri, nella storia, sono riusciti a presentarsi in finale in tutti e quattro i Major nello stesso anno solare. Ed è significativo che il suo avversario in questa finale americana sia proprio Carlos Alcaraz, il rivale di sempre, con cui l’altoatesino sta dando vita a una delle rivalità più avvincenti degli ultimi decenni, paragonabile solo a quella che ha visto protagonisti Federer, Nadal e Djokovic.

Fischi a Sinner, esplode la polemica sui social

Proprio durante la semifinale con Auger-Aliassime, in un momento chiave del match, il pubblico di New York ha fischiato Jannik Sinner. Un episodio che ha fatto il giro del web e che è stato sottolineato con grande amarezza dal telecronista Dario Puppo, che su X ha scritto: “Il pubblico di NY che fischia Sinner in un game delicato!!! Che schifo!!!”. Il post ha immediatamente raccolto migliaia di interazioni, con tifosi italiani e non solo pronti a schierarsi in difesa del campione azzurro. L’accusa al pubblico americano è stata forte e condivisa, perché in uno sport come il tennis i fischi hanno un peso diverso rispetto ad altre discipline. Qui ogni rumore, ogni gesto, può incidere sull’equilibrio mentale di un atleta, soprattutto in una partita di altissimo livello.

Jannik Sinner
Fischi a Sinner, esplode la polemica sui social – Sportitalia.it (screen Youtube)

Molti hanno sottolineato come il tifo fosse inevitabilmente a favore di Auger-Aliassime, canadese e dunque vicino geograficamente e culturalmente al pubblico statunitense. Ma la sensazione diffusa è che ci sia stata una vera e propria mancanza di rispetto verso Sinner, capace fin qui di regalare spettacolo e di incarnare alla perfezione i valori di questo sport. La finale con Alcaraz, che si sta svolgendo proprio ora, potrebbe prendere la stessa piega, come già successo al Roland Garros: terra in cui di certo gli italiani non sono visti di buon occhio.

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