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Panatta disintegra Sinner con tre parole: i tifosi la prendono malissmo

Jannik Sinner perde la finale degli US Open contro Alcaraz e scivola al numero due del ranking mondiale: Panatta lo distrugge.

Che la sfida di New York tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz fosse destinata a lasciare un segno lo si era capito subito. L’atmosfera dell’ultimo atto degli US Open era carica di tensione e di attesa, perché i due giovani campioni rappresentano oggi il meglio del tennis mondiale.

Sinner finale US Open
Sinner distrutto da Panatta dopo la finale americana (Foto Instagram – sportitalia.it)

Però, al termine di un match intenso e spettacolare, è stato lo spagnolo a sollevare il trofeo, condannando l’azzurro non solo alla sconfitta in finale ma anche alla perdita del primato nel ranking ATP. Infatti, da oggi Sinner non è più il numero uno del mondo ma si deve “accontentare” di un comunque straordinario secondo posto.

Panatta su Sinner: parole pesanti

Questa battuta d’arresto, inevitabilmente, ha acceso i riflettori non solo sugli aspetti tecnici della partita, ma anche sui commenti degli addetti ai lavori. Tra questi, uno in particolare ha fatto rumore: quello di Adriano Panatta. La leggenda del tennis italiano non ha usato mezze misure per raccontare la sua visione del match e delle differenze tra i due campioni. Senza ombra di dubbio, le sue parole hanno colpito per la franchezza con cui ha analizzato la situazione.

Panatta ha riconosciuto il valore immenso di Jannik, sottolineando come l’altoatesino sappia essere devastante quando riesce a imporre il proprio gioco. Eppure, il passaggio cruciale della sua analisi è arrivato subito dopo, quando ha spiegato che contro uno come Alcaraz le cose cambiano radicalmente.

Sinner disintegrato da Panatta
Panatta ci va giù pesante su Jannik Sinner (Foto Instagram – sportitalia.it)

Secondo lui, infatti, lo spagnolo possiede “più soluzioni tecniche” rispetto a Sinner, un bagaglio di colpi e varianti che in questo momento lo rendono più completo e, di conseguenza, più forte. Non è una critica fine a sé stessa, ma una constatazione basata sull’evidenza che in campo, questa volta, Alcaraz ha dimostrato qualcosa in più.

Le parole di Panatta sono state chiare: “Jannik è impressionante quando riesce a imporre il suo gioco. Ma quando gioca contro uno come Alcaraz che onestamente, non se la prendano i grandi fan di Sinner ma ha più soluzioni tecniche… Non sono facili da mettere in opera, Carlos qualcosina in più lo dimostra, come accaduto stavolta”. Una frase che pesa, soprattutto perché arriva da chi di grandi battaglie sul cemento e sulla terra rossa ne ha vissute tante e sa bene cosa significhi trovarsi dall’altra parte della rete contro un fenomeno.

C’è però un aspetto che rende il commento di Panatta meno amaro e quasi incoraggiante. Lo stesso ex campione azzurro, infatti, ha aggiunto che non è affatto da escludere che alla prossima occasione Sinner possa ribaltare tutto e vincere magari in tre set secchi. Una previsione che lascia intendere come la distanza tra i due non sia incolmabile e che la rivalità sia appena agli inizi.

In fondo, il tennis vive di queste grandi sfide. Sinner e Alcaraz rappresentano la nuova era e ogni incontro tra loro diventa un pezzo di storia. Oggi il numero uno è Carlos, domani potrebbe tornare Jannik. E se anche Adriano Panatta, con la sua esperienza e il suo sguardo critico, vede margini per un pronto riscatto, allora gli appassionati italiani possono continuare a sperare senza esitazione.

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