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Bove, messaggio di addio alla Fiorentina: “Sei stata due volte Rinascita”

Era il 1 dicembre 2024 quando Edoardo Bove si accasciò a terra dopo un malore nei primissimi minuti di Fiorentina-Inter. Dopo il grande spavento e l’immediato intervento dei soccorsi, il centrocampista dei viola si è fortunatamente ripreso, ma non è più sceso in campo. Qualche minuto fa, Bove ha scritto un messaggio di saluto alla Fiorentina, pubblicato su Instagram. Lo riportiamo di seguito:

“Cara ACF Fiorentina,
ti ringrazio dal profondo del cuore.
Mi sei stata vicina nel momento più difficile della mia vita e questo non lo dimenticherò mai.
Ci abbiamo provato in tutti i modi…
Mi piace pensare però, che la nostra storia insieme non finisca qui!

Cari Fiorentini,
in così poco tempo, siete riusciti ad occupare un posto speciale nel mio cuore.
Porterò sempre con me il vostro amore incondizionato.
Il nostro spirito guerriero mai sarà domato!

Cara Firenze,
sono arrivato in un momento di debolezza e mi hai fatto subito sentire a casa.
Poi sono caduto, e mi hai dato la forza di Rialzarmi.
Te ne sarò per sempre grato!

Firenze
sei stata due volte Rinascita.

Edoardo”.

 

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Le parole di Bove rilasciate qualche mese fa

Bove parlò così al podcast di Gazzoli: “Andare a giocare all’estero? Lo farei, lo devo a me stesso e per tutti i sacrifici che ho fatto – ha aggiunto il centrocampista costretto allo stop forzato dallo scorso 1 dicembre quando si sentì male, rischiando la vita, durante Fiorentina-Inter. Sono ancora giovane, non posso pensare di mollare, l’idea di smettere di giocare a calcio per me è inconcepibile. So chi è Edoardo con il calcio, ma senza ho pausa di scoprirlo”.

Edoardo Bove

“Ovviamente è importante anche stare bene mentalmente, se non mi sentissi sicuro senza il defibrillatore cambierebbe tutto. Ancora non c’è nulla di definito e ciò mi fa ben sperare per il futuro. I medici mi hanno subito avvertito che impiantare questo salva vita era la cosa migliore, sto imparando a conviverci, quando dormo su un certo lato o faccio certi movimenti lo sento, all’aeroporto – ha sorriso – mi garantisce una corsia preferenziale”.

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