Ci eravamo abituati ai Derby d’Italia tanto folli quanto imprevedibili. Non è bastato il 4-4 della passata stagione, allo Stadium questa sera è andata in scena una partita davvero incredibile. La Juventus batte l’Inter 4-3 con un siluro di Adzic in pieno recupero. Un colpo di genio che segna il sorpasso definitivo dei bianconeri e lancia in vetta la Vecchia Signora, a punteggio pieno dopo le prime tre giornate.
Sorpassi e rimonte: quante emozioni!
Al 14′ la Juventus era passata in vantaggio grazie al sinistro impeccabile di Kelly, un tiro di contro balzo arrivato dopo la sponda precisa di Bremer. Al 30′ Calhanoglu scalda il sinistro e deposita in rete il pareggio. L’Inter manovra tanto, prova a costruire ma talvolta il possesso risulta sterile e non impensierisce la retroguardia bianconera. Al 38′ Yildiz riporta avanti la Juventus: Calhanoglu perde la marcatura del connazionale, che s’incunea per vie centrali e fa partire un destro secco diretto all’angolino; Sommer tocca, ma non basta.
Nel secondo tempo entra in campo meglio l’Inter, che prova ad assediare la metà campo bianconera e ci riesce perché si gioca in una sola porzione del prato verde dello Stadium. Al 64′ Chivu fa i primi cambi, inserendo Dimarco, Bonny e Zielinski. Un minuto più tardi Calhanoglu, assistito proprio da Zielinski, s’inventa la gemma del pareggio: controllo di petto e conclusione al volo in diagonale sul secondo palo che non lascia scampo a Di Gregorio. I nerazzurri spingono e al 76′ trovano la firma del sorpasso: Dimarco pennella da corner, Marcus Thuram incorna (non esulta) e lascia di ghiaccio il portiere juventino.

Sembra incanalarsi sul binario interista ma non è finita finché non è finita. Così al minuto 83 Kephren Thuram si rende protagonista di una rete molto analoga a quella del fratello: Yildiz crossa sugli sviluppi di una punizione, il centrocampista francese insacca con un colpo di testa imperioso. Openda e David (entrati nel secondo tempo) provano a velocizzare lo sviluppo offensivo, ma serve un siluro di Adzic al 91′ a far impazzire lo Stadium (Sommer non impeccabile).






