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Stoccata a Nadal, US Open decisivi: coinvolto Sinner

Gli US Open hanno decretato la fine di un’era per Sinner, spodestandolo dal trono del ranking ATP, ma hanno anche inguaiato Nadal.

Il tennis mondiale sta vivendo un momento storico. Dopo quasi due decenni dominati dai cosiddetti “Big Three” – Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic – la scena ha ormai cambiato protagonisti. Se lo svizzero ha salutato le competizioni insieme allo spagnolo, l’unico rimasto a tenere alta la bandiera di quell’epoca d’oro è il campione serbo. Ma, anche lui, a 38 anni, è inevitabilmente sempre più vicino alla parabola discendente della sua carriera.

Nadal
Stoccata a Nadal, US Open decisivi: coinvolto Sinner – Sportitalia.it (screen Youtube)

Ecco allora che la nuova generazione non è più soltanto un’ipotesi: il duello tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha assunto i contorni di una vera e propria nuova era, che molti hanno già ribattezzato quella dei “Big Two”. Da mesi i due giovani campioni monopolizzano le finali dei tornei più prestigiosi, alzando il livello e attirando l’attenzione di pubblico e media come un tempo facevano i loro illustri predecessori.

La finale degli US Open 2025 ha confermato questa tendenza, ma non senza lasciare strascichi. La vittoria netta di Alcaraz, con un 6-2 3-6 6-1 6-4 che non ha lasciato dubbi sull’esito del match, ha infatti acceso le critiche su Sinner. In molti si aspettavano un confronto più equilibrato, dopo che a Wimbledon era stato l’altoatesino a imporsi con autorità. Il contraccolpo mediatico non si è fatto attendere: giornalisti e opinionisti hanno parlato di una versione prevedibile e poco brillante dell’azzurro, mettendo in discussione le sue prospettive immediate.

Sinner, dal canto suo, ha scelto la via del silenzio. Niente dichiarazioni polemiche, nessuna risposta diretta: un atteggiamento coerente con la sua indole riservata, che lo porta spesso a preferire i fatti alle parole. Ma intorno a lui, inevitabilmente, la pressione si è fatta sentire. E proprio in questo frangente è intervenuto chi meglio di tutti conosce il suo percorso: Simone Vagnozzi.

Vagnozzi difende Sinner: ma nasconde una verità su Nadal

Il coach marchigiano ha scelto i social per lanciare un messaggio chiaro, quasi una risposta indiretta alle critiche piovute sul suo pupillo. In una storia su Instagram, Vagnozzi ha ricordato un dato che rischiava di passare in secondo piano: Sinner è diventato il quarto giocatore nell’Era Open a raggiungere la finale in tutti e quattro gli Slam nello stesso anno. Prima di lui solo tre giganti della racchetta: Rod Laver (1969), Roger Federer (2006, 2007, 2009) e Novak Djokovic(2015, 2021, 2023). Un traguardo che, oltre a mettere in prospettiva le critiche attuali, ha un peso ancora più grande se confrontato con la storia. Nadal, infatti, pur avendo scritto pagine leggendarie di questo sport, non è mai riuscito a centrare questo obiettivo. Lo stesso vale per Alcaraz, che pur avendo già accumulato successi straordinari, non è ancora arrivato a disputare quattro finali Slam nello stesso anno.

Jannik Sinner
Vagnozzi difende Sinner: ma nasconde una verità su Nadal – Sportitalia.it (screen Youtube)

Il messaggio di Vagnozzi è stato duplice: da un lato difendere il suo assistito ricordando un risultato storico che lo colloca già tra i grandi del tennis; dall’altro lanciare una sorta di stoccata implicita – involontariamente, per carità – evidenziando come non tutti i fenomeni del passato abbiano realizzato ciò che Sinner è riuscito a fare a soli 24 anni. La riflessione, al di là delle mere statistiche, è chiara: la nuova era non cancella la precedente, ma la arricchisce di nuovi protagonisti con numeri e traguardi che non hanno nulla da invidiare.

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