Dopo il gran premio di Misano, l’Italia è convinta di aver trovato l’erede del noto pilota. Non è Pecco Bagnaia, bensì la sorpresa del campionato.
La storia della MotoGP ci insegna che per battere un pilota spagnolo come Marc Marquez per esempio che quest’anno pare inarrestabile ed in Giappone potrebbe mettersi in tasca il nono titolo ottenuto in carriera, serve un italiano. La grande sfida in questi anni è sempre stata tra italiani e spagnoli, pensate al fatto che l’anno scorso il titolo lo ha vinto un iberico e l’anno prima un nostro compatriota.

Quando correva un certo Valentino Rossi, forse, era più semplice per noi italiani esultare a fine stagione. Il Dottore è stato il pilota italiano più dominante degli ultimi anni nonché in assoluto uno dei migliori ad inforcare una motocicletta durante la lunga storia di questo sport. L’atleta ha lasciato un bel vuoto che molti pensavano potesse essere riempito da Francesco Bagnaia.
Sicuramente, quest’anno Pecco ha fatto un bel passo indietro sotto questo aspetto: certo, è presto per parlare di declino ma la caduta a Misano che gli ha impedito di finire la gara è l’ennesimo sintomo di una serie di problematiche che non sembrano placarsi o trovare una risposta. E in un contesto in cui il migliore pilota italiano sulla carta non incide, ecco spuntare un pretendente al suo trono.
Largo ad Aprilia
In un momento in cui per Aprilia sembravano essersi aperte le porte dell’inferno con l’infortunio gravissimo del campione del mondo uscente appena preso in squadra ossia Jorge Martin un giovane italiano ha preso le redini della squadra con coraggio e caparbietà meritando i complimenti del suo team ma soprattutto, non facendo sentire più di tanto la mancanza di Martinator.

Agli esperti di motorsport in alcuni frangenti il Marco Bezzecchi che ha corso a Misano è sembrato la reincarnazione di quel Valentino Rossi che sfidava Marquez anni fa. Nonostante i suoi 26 anni, Bezzecchi ha corso una gara eccellente. Stare al ritmo di Marquez, che tra l’altro ha la motocicletta migliore del lotto, non è un’impresa facile nemmeno per i veterani. In questa occasione, l’italiano ci è riuscito staccato di soli 6 decimi alla fine della gara.
Il pilota italiano ha i numeri per giocarsi il titolo nel 2026, ammesso che Aprilia riesca ad essere competitiva e a mettere in campo una buona moto. Il quarto posto a 229 punti dietro tre Ducati di cui due guidate da due pluricampioni mette le cose in chiaro: Bezzecchi non è qui per partecipare ma per vincere. Di fronte a questa prestazione, è lecito aspettarsi altrettanta competitività l’anno prossimo.






