Dietro l’approdo di Lewis Hamilton in Ferrari c’è un grande segreto: la rivelazione ha spiazzato completamente i tifosi.
Molti tifosi della Ferrari avevano altre aspettative sulla prima stagione di Lewis Hamilton a Maranello. Finora il pilota britannico ha raccolto solo un successo (l’unico stagionale per il Cavallino rampante) nella Gara Sprint in Cina: solo in un’altra occasione – la Sprint di Miami – l’ex Mercedes è riuscito a salire sul podio.

Un rendimento insoddisfacente anche per lo stesso Hamilton, che dopo le brutte qualifiche nel Gran Premio di Ungheria dello scorso agosto si era lasciato andare anche a uno sfogo che aveva spiazzato non poco i tifosi ferraristi. “Cosa mi manca? Non lo so, non lo so. Me lo chiedo anche io. Non ho risposte da dare. Forse bisogna cambiare pilota, perché a quanto pare è possibile portare questa macchina in pole position“.
All’interno del team Ferrari sono però convinti che la scelta di puntare su Lewis Hamilton sia stata giusta. La grandissima esperienza del 7 volte campione del mondo dovrebbe permettere di risolvere le criticità della vettura e arrivare al 2026 con una monoposto finalmente competitiva per il titolo.
Hamilton-Ferrari, ecco la verità: tifosi senza parole
Tuttavia proprio in queste ore un ex compagno di squadra di Lewis Hamilton ha svelato la verità dietro l’approdo in Ferrari del campionissimo britannico. Nico Rosberg, vincitore del Mondiale di F1 nel 2016 con la Mercedes, crede che uno dei principali motivi che abbia spinto Hamilton ad accettare la corte della scuderia di Maranello sia quello relativo agli sponsor.

Rosberg sottolinea infatti che le scuderie di F1 hanno tanti sponsor che ovviamente garantiscono molti soldi. Per ripagarli i vari team mettono a disposizione i propri piloti per partecipare ad esempio a eventi promozionali, scattare foto e altro ancora. “Possono chiedere qualcosa come 60 giorni, che spesso vengono divisi a metà, e quindi il numero sale anche ad 80″, rivela l’ex campione del mondo.
Rosberg sottolinea però che questo in Ferrari non accade: il Cavallino rampante non chiede ai propri piloti di partecipare agli eventi degli sponsor. “Hanno un brand così forte da non lasciare che questi chiedano troppo tempo con i piloti – afferma l’ex pilota tedesco –Ai tempi di Vettel, credo fossero soltanto 10 giorni. Quando sei negli ultimi anni della tua carriera, è un qualcosa a cui pensi”.






