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Capolavoro Furlani, l’Italia intera esulta: spunta anche Sinner

Mattia Furlani ha scritto la storia ai Mondiali di Tokyo 2025, oro nel salto in lungo a vent’anni e superando persino il mito Carl Lewis.

Il giovane talento laziale ha messo la sua firma su una delle imprese più memorabili dell’atletica italiana e internazionale. Infatti, il suo volo a 8.39 metri non è stato soltanto un balzo tecnico perfetto, ma anche la dimostrazione di un carattere straordinario, capace di ribaltare una finale che sembrava scivolargli via di mano.

Mattia Furlani vince l'oro
Mattia Furlani campione del mondo di salto in lungo (Foto Instagram – sportitalia.it)

Furlani era infatti quarto fino al quinto tentativo, ma proprio lì, nel momento più delicato, ha tirato fuori l’asso dalla manica. Una rincorsa pulita, lo stacco preciso e quell’atterraggio che ha mandato in visibilio lo stadio di Tokyo: un sorpasso da Oscar, quasi uno scacco matto imperiale, che lo ha catapultato sul gradino più alto del podio.

Mattia Furlani come Sinner, l’Italia esulta

Senza ombra di dubbio, la sua rimonta resterà tra le immagini più forti di questa edizione dei Mondiali. Non solo perché ha battuto avversari di altissimo livello, ma soprattutto perché lo ha fatto con la freschezza e la spavalderia dei vent’anni, età in cui molti iniziano appena a misurarsi con il palcoscenico internazionale. Carl Lewis, per dire, diventò campione del mondo a 22 anni, due in più rispetto a Furlani. Ecco perché il suo trionfo ha un sapore ancora più speciale, destinato a riscrivere record e paragoni.

Per l’Italia si tratta del quinto alloro in questa rassegna iridata e Furlani diventa il dodicesimo azzurro capace di toccare il cielo mondiale con un dito. Un risultato che conferma non solo la crescita personale dell’atleta, ma anche il buon momento dell’intero movimento. La sua vittoria ha fatto venire i brividi a tutti gli appassionati, riportando l’atletica azzurra al centro della scena dopo anni di alti e bassi.

Furlani campione del mondo
Furlani meglio di Carl Lewis (Foto Instagram – sportitalia.it)

Le emozioni, però, non si fermano ai numeri. Perché Mattia è anche un ragazzo che parla al cuore del pubblico, con il suo sorriso sincero e quella genuinità che traspare nelle interviste. Non a caso Franco Bragagna, storica voce dello sport italiano, ha intravisto in lui una sorprendente somiglianza con Jannik Sinner. “Furlani ha detto cose fantastiche. Quanto assomiglia, al di là dell’aspetto fisico – non ha i capelli pel di carota o altro – anche il fatto familiare, pur se i genitori del tennista non lo allenano e la cadenza è molto più romanesca, a Jannik Sinner?”, ha commentato il telecronista.

Il paragone con il campione del tennis non è casuale. Entrambi rappresentano una nuova generazione di sportivi italiani che non si accontentano di partecipare, ma puntano a vincere, sempre e comunque. Furlani, con la sua vittoria a Tokyo, ha dimostrato di avere lo stesso approccio: nessuna paura, tanta concentrazione e una fiducia incrollabile nei propri mezzi.

Il futuro adesso è tutto suo. A vent’anni ha già inciso il suo nome nella storia, ma la sensazione è che questo sia soltanto l’inizio. Se il buongiorno si vede dal mattino, l’atletica italiana ha trovato il suo nuovo faro, un campione capace di emozionare e trascinare, proprio come ha fatto in quella notte magica a Tokyo.

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