Davvero si può passare da essere un punto focale di una squadra ad un “mister nessuno” in così poco? Le parole fanno pensare che a Marc Marquez non tenessero così tanto.
Possiamo dividere in due grandi categorie gli atleti di qualsiasi tipo di sport noi scegliamo di seguire. Quelli che verranno ricordati in eterno, impressi negli almanacchi sportivi e i cui nomi verranno letti per centinaia di anni anche dopo il giorno del loro ritiro o della loro scomparsa e quelli che, vuoi o non vuoi, ci dimentichiamo subito. Niente di tutto questo toglie nulla ad un atleta come persona ed essere umano: ma per essere uno sportivo leggendario, bisogna venire ricordati a lungo.

Con il concreto obiettivo di portarsi a casa il nono titolo in carriera, cosa che è vicinissimo a fare, Marc Marquez che è già considerato un grande campione da tantissimi appassionati consacrerebbe per sempre il suo nome nell’albo dei grandi, venendo ricordato in eterno nel Gotha del motociclismo sportivo. E non si fa per dire, c’è un motivo se ancora oggi, ricordiamo grandi campioni come Giacomo Agostini che non corre da decenni o Leslie Graham, primo a vincere un mondiale nel 1949.
Qualcuno però ha già accantonato il nome di Marc Marquez, forse per ripicca verso il fatto che la carriera dell’atleta non ha risentito per nulla di quanto accaduto con questa squadra, forse per puro senso di protezione verso i tifosi che si stanno mangiando le mani nel vederlo vincere con Ducati Lenovo quando era dato praticamente per spacciato.
Dimenticano Marquez come nulla fosse, ecco il motivo
La squadra orfana di Marc, ossia il team Honda HRC che per anni ha avuto nel suo roster quello che è oggi il pilota più forte del mondo in questa categoria, ha trovato consolazione in un giovane prospetto: Luca Marini, pilota che quest’anno ha totalizzato già 94 punti occupando la dodicesima posizione in classifica. Non è che sia stata una stagione eccellente per un team che in passato puntava a vincere il titolo, tuttavia, Marini è ottimista per il futuro.

Nonostante il peso che deve sostenere rimpiazzando un campione storico, Luca non mostra nessun tipo di reverenza o complesso di inferiorità verso il suo predecessore: “Ti senti capitano di Honda?” gli è stato chiesto in un’intervista pubblicata su GPone al che l’italiano ha risposto: “E’ motivo per me di grande orgoglio. Mi sto guadagnando questa posizione, tutti si fidano di me”.
Possiamo dire che abbia davvero permesso a tutti di scordare Marquez, almeno per un anno. A queste parole, non possiamo non aggiungere le dichiarazioni di Carlo Fiorani, dirigente del settore, che in un’intervista con La Gazzetta dello Sport a maggio guardava al compagno di squadra di Marc per sostituirlo in un futuro non lontano: “Bagnaia è un pilota che a me piace molto. Del resto basta guardare la classifica”; possibile che si siano già tutti dimenticati di Marquez in Honda HRC?






