Lewis Hamilton ha in programma un importante colloquio che potrebbe influire moltissimo sul suo rendimento. In Ferrari, guardano a questo momento con ansia.
Pare davvero assurdo che Ferrari negli ultimi vent’anni – anno più anno meno – non abbia mai portato a casa un titolo considerando che nel suo team hanno corso due dei piloti più titolati di sempre. Sebastian Vettel con quattro titoli iridati e Lewis Hamilton, sette titoli iridati. Due campioni che però non hanno mai colto la vittoria finale in stagione con la Rossa, anche se nel caso di Lewis c’è tempo per riscattarsi. In teoria.

Il driver britannico è stato protagonista di una stagione piuttosto opaca. Il simulatore, il pack aggiornamenti, i consigli di Frederic Vasseur, nulla è sembrato in grado di smuovere il pilota plurititolato da metà classifica. Insomma, una delusione cocente per Ferrari che ha speso molto nel suo ingaggio – ma almeno si è rifatta con contatti e sponsor e merchandise – ma sopratutto per Hamilton in persona.
Ora, non è tutto perduto ovviamente. Il pilota ha il 2026 davanti a se per riscattarsi. Per sua stessa ammissione la squadra sta lavorando per metterlo di nuovo in condizione di competere degnamente con McLaren, Red Bull e Mercedes entro l’anno prossimo. Ma c’è un colloquio importante da fare, prima di passare al prossimo “step”. Lewis ha infatti un incontro con qualcuno che potrebbe cambiargli la visione di insieme sulla Ferrari stessa.
L’incontro con Vettel potrebbe cambiare tutto
Proprio l’uomo che abbiamo citato prima, Sebastian Vettel, l’altro pluricampione che pur vincendo abbastanza gare da risultare uno degli atleti più prolifici con la Ferrari è la chiave di accesso ad una stagione migliore. Chi meglio di un altro pluricampione approdato da un team straniero ad uno italiano e che ha già vissuto anni fa ciò che ora sta affrontando Hamilton potrebbe aiutarlo a capire se c’è qualcosa che sbaglia nell’approccio alla vettura?

La stampa ha chiesto nelle ultime settimane ad Hamilton se il pilota ha mai pensato di parlare con Vettel per fare questo confronto di importanza cruciale. La risposta è si, ed è previsto che accada prima di quanto immaginavamo: “Seb è sempre stato di grande sostegno e un vero amico. Avevo intenzione di chiamarlo durante la pausa e lo farò a breve”, spiega a L’Equipe il grande campione britannico in merito.
Perché non lo ha ancora fatto? Anzitutto, Lewis ha voluto fare un periodo di rodaggio di 6-8 mesi con la vettura prima: “Per avere tutto più chiaro”. E poi, c’è una componente di rispetto e riverenza che può esistere solo tra grandi campioni: “Non volevo disturbarlo, so che odia stare tanto tempo al cellulare“. Una chiamata però da cui potrebbe dipendere il destino stesso della scuderia Ferrari, adesso.






