Drammatico episodio da Shangai dove si è tenuto un importante appuntamento per gli appassionati di tennis. Si sono tutti spaventati a morte.
Il mondo del tennis professionistico è più duro di quanto si potrebbe pensare. Abituati a vedere partite di calcio, basket e pallavolo dove il contatto fisico è praticamente inevitabile, così come infortuni di ogni genere che spesso ne conseguono, spesso sottovalutiamo i rischi per la salute che si corrono anche nello sport che si pratica con la racchetta.

Diversi malori e gravi infortuni che hanno colpito atleti italiani negli ultimi ci ricordano in modo drastico quanto duro che in questo sport, l’imprevisto fisico è sempre dietro l’angolo e che anche atleti professionisti possono rischiare una lesione – o peggio – se giocano con condizioni proibitive. I casi italiani sono stati seguiti da uno a Shangai, avvenuto proprio nelle ultime ore che ce li ha ricordati molto…
Ad aprile del 2025, Matteo Berrettini si lesionò gli addominali a Madrid, venendo costretto a ritirarsi dalla competizione. Anche Jannik Sinner, nel suo importante confronto con Carlos Alcaraz nella finale del Masters 1000 si è dovuto rassegnare a lasciare il campo per un malore. Ai due tennisti italiani, va a fare compagnia poco cerimoniosamente un altro atleta.
Malore per Marton Fucsovics, le sue condizioni
L’altro ieri, nel corso del torneo Shangai Masters, il caldo ha richiesto un duro tributo a Marton Fucsovic, atleta ungherese e tre volte campione ATP che si è sentito male durante il match contro lo spagnolo Jaume Munar, alla fine in grado di trionfare anche di fronte al divario fisico evidenziato con l’atleta magiaro. Ma il risultato è l’ultima preoccupazione dei fans.

Il primo set è stato agevolmente vinto 6-4 dal magiaro che però, ha visto il suo avversario tentare il tutto per tutto nel secondo, mettendo a durissima prova la sua tenuta fisica. Alla fine, Fucsovics non ce l’ha fatta e si è accasciato sul terreno da gioco, costringendo l’arbitro ad intervenire e a raggiungerlo per sincerarsi delle sue condizioni fisiche.
La temperatura che ha sfiorato picchi di 30 gradi ha talmente esaurito le energie del tennista che questo ha detto all’arbitro poche inquietanti parole: “Sto morendo”. Dopo qualche minuto di break, l’ex campione 33enne è riuscito a riprendere il match ma, ormai privo delle forze necessarie per concluderlo, si è visto rimontare dal rivale. Questo ultimo episodio solleva dubbi sulla sicurezza di questi tornei: giocare a queste temperature fa male perfino ad atleti professionisti che si preparano duramente tutto l’anno per questo.






