La città di Napoli è stata travolta da un lutto terribile, proprio mentre gran parte dei cittadini sono euforici per i risultati della squadra di calcio.
C’è un velo di tristezza che, in queste ore, attraversa Napoli. Mentre la città vive uno dei momenti sportivi più entusiasmanti degli ultimi anni grazie al primato del Napoli di Antonio Conte, una notizia improvvisa e dolorosa ha spento l’entusiasmo e riportato tutti con i piedi per terra. Lo sport partenopeo, quello autentico, fatto di passione, sacrificio e dedizione, ha perso uno dei suoi volti più rappresentativi. Un uomo che per decenni ha dedicato la propria vita alla crescita degli atleti, alla formazione di nuove generazioni e alla promozione dei valori più puri dello sport.

Non si tratta di un nome legato al calcio, ma di una figura che ha scritto pagine importanti in un’altra disciplina, quella che da sempre incarna lo spirito napoletano di tenacia e amore per l’acqua. Un uomo che ha unito, ispirato e insegnato, che ha visto passare tra le sue mani giovani diventati poi campioni e tecnici, tutti cresciuti alla sua scuola di rigore e passione. Napoli, città abituata ad accogliere successi e dolori con la stessa intensità, si ritrova oggi a salutare uno dei suoi maestri più veri, un punto di riferimento per chi ha fatto dello sport una ragione di vita.
Addio a Claudio Iodice, maestro di sport e uomo di valori
È morto Claudio Iodice, storico allenatore di nuoto, professore ISEF e figura cardine dello sport napoletano. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dal presidente dell’Acquachiara, Franco Porzio, che lo ha ricordato con parole piene di affetto: “Claudio Iodice è stato un grande allenatore di nuoto che ha fatto tanto per lo sport napoletano e italiano. Professore ISEF, ha contribuito a formare generazioni di allenatori e atleti grazie alla sua genuina passione per lo sport”. Un uomo che ha lasciato un segno indelebile, non solo per i risultati ottenuti sul campo, ma soprattutto per la capacità di trasmettere valori. Iodice è stato un educatore nel senso più alto del termine: la sua carriera non è stata fatta di riflettori o copertine, ma di lavoro quotidiano, sudore e sorrisi condivisi sul bordo di una piscina.

Il presidente Porzio lo ha voluto ricordare anche con un’immagine piena di umanità: “Con Claudio ci univa un legame molto forte che durava da quarant’anni. Mi piace ricordarlo lo scorso anno a mare, a Ischia, in una piacevole chiacchierata sul Posillipo, sull’Acquachiara e sui grandi successi dello sport partenopeo nelle epoche migliori”. Tanti i messaggi di cordoglio giunti in queste ore dal mondo del nuoto e da tutto l’ambiente sportivo napoletano, che perde un maestro, un mentore e un amico. La sua eredità vivrà nelle generazioni che ha formato e negli insegnamenti che continueranno a ispirare chi, come lui, crede nello sport come scuola di vita e strumento di crescita per l’anima.






