Spuntano novità sul caso plusvalenze che coinvolge il Napoli e il Lille. Venerdì scorso è arrivato il rinvio della prima udienza preliminare per la quale la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di Aurelio de Laurentiis con l’accusa di falso in bilancio. La Federalcio, invece, ha archiviato il caso. L’edizione odierna di Repubblica ha provato a ricostruire i movimenti che hanno portato all’acquisto di Victor Osimhen nel 2020 dal Lille per 70 milioni di euro.
Napoli, le intercettazioni del caso plusvalenze
Repubblica ha riportato le intercettazioni tra Giuntoli, allora DS del Napoli, e Andrea Chiavelli, AD degli azzurri: “Dal momento che il Lille è interessato a titolo definitivo a Ounas, che comunque ha un reale valore di mercato superiore a Leandrinho e Llorente…“.Lopez scrisse: “Porteremo Karnezis al Lille per 20 milioni. Su questo punto è importante che non ci sia alcuna comunicazione sul prezzo, ci farebbe sembrare tutti cattivi“. Quella che sembra colpire gli inquirenti è la frase di Giuseppe Pompilio, all’epoca vicedirettore sportivo del club azzurro, che scrisse Giuntoli: “Non devi scrivere nulla. Tracce nelle mail non se ne lasciano. A voce quello che ti pare“.
Il presidente del Lille, Gerard Lopez, valutava Osimhen per un’operazione complessiva di 70 milioni. Propone così l’inserimento di Fernando Llorente: “Questo, carissimi, vi permette di pagare (per Osimhen, ndr) un prezzo inferiore rispetto a qualsiasi altro club, ma con un valore nominale che è quello necessario per chiudere”. E anche questa frase sarebbe finita nell’occhio clinico della Procura.

Gli investigatori concludono che “La costruzione dei valori da parte del Napoli era finalizzata al raggiungimento del valore nominale di 70 milioni quale corrispettivo per Osimhen richiesto dal presidente del Lille”.
Cosa rischia il Napoli sul piano sportivo?
Il Napoli non rischia niente sul piano sportivo perché la Procura FIGC, che aveva archiviato il caso, non riaprirà il fascicolo d’inchiesta. Dall’altro canto, sul fronte penale, De Laurentiis e Chiavelli sapranno il prossimo 6 novembre se dovranno andare a processo per falso in bilancio.
La Procura di Roma ha trasferito la documentazione al Procuratore Federale Giuseppe Chiné, che non li ha ritenuti sufficienti per una riapertura delle indagini e la vicenda si è dunque conclusa in un nulla di fatto. Non ci saranno sanzioni sportive per il club partenopeo: nessuna multa e nessuna penalizzazione.
Le tappe della vicenda plusvalenze
Ricordiamo le tappe della querelle relativa al caso plusvalenze. Nell’aprile 2022 il club partenopeo venne deferito, successivamente fu assolto per ben due volte. Nel giugno 2022 la Procura di Napoli ha aperto l’inchiesta sul presidente De Laurentiis per falso in bilancio: il caso era poi passato sotto la lente di ingrandimento della Procura di Roma. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per De Laurentiis. Il 3 ottobre si sarebbe dovuta svolgere l’udienza preliminare, ma è stata rimandata al 6 novembre.






