Marc Marquez non ha passato giorni e ore semplici, nonostante la conquista del nono titolo mondiale della sua carriera.
Marc Marquez è un fuoriclasse straordinario, che ha conquistato il nono titolo mondiale della sua straordinaria carriera nel motociclismo. Il pilota spagnolo della Ducati ufficiale, è passato dalla gioia incontenibile di Motegi allo sconforto e l’amarezza dell’Indonesia.

Sulla pista di Mandalika, non solo si è trovato a essere effettivamente poco competitivo, ma ha concluso la gara facendosi anche male e risultando essere costretto a farsi medicare e tornare in Europa a terminare il lavoro.
Oltre alla frattura della clavicola, è stata evidenziata anche la frattura dei legamenti di una zona del corpo umano davvero molto vulnerabile e delicata. Ad ogni modo, per Marquez non sembra essere finita qua: l’incidente della scorsa domenica, ha portato ad altre importanti discussioni.
Incidente Marquez, ancora discussioni: il motivo
L’errore al primo giro di Marco Bezzecchi ha costretto al ritiro sia l’italiano dell’Aprilia che Marc Marquez, speronato in maniera sfortunata. Lo spagnolo del team ufficiale della Ducati ha rotolato pesantemente nella via di fuga, fino a infortunarsi alla clavicola destra. Il campione del mondo in carica si è subito rialzato, è vero, ma si è comunque fin dall’inizio tenuto il braccio destro in maniera preoccupante.

E infatti, i medici non hanno portato notizie particolarmente rassciuranti al nove volte iridato e alla sua famiglia. Ai microfoni di Dazn Spagna, il fratello Alex ha voluto dire la sua, spiegando che “c’era un gradino nella via di fuga, è molto chiaro. Bisogna stare un po’ più attenti, perché le cose accadono velocemente. Ci sono 44 partenze in una stagione, e non è un caso che ci siano così tanti infortuni, si tratta di probabilità e statistiche”. Secondo Alex Marquez, con più partenze e più curve, più persone si fanno male, il che andrebbe considerato per il futuro.
Pur volendo fare spettacolo, specifica lo spagnolo del team Gresini, spera che la protezione non passi in secondo piano. Non la pensa tanto diversmente Joan Mir, che ha espresso la sua posizione basandosi su quanto visto e osservato, qualcosa di molto pericoloso sia per il gradino urtato da Marquez e perché Bezzecchi è finito sulla ghiaia a una velocità notevole subito dopo aver impattato con il gradino. Poi aggiunge: “Non capisco perché lì ci sia la ghiaia, con l’asfalto sarebbe molto più sicuro per noi”. Insomma, tanta preoccupazione soprattutto per via della sicurezza.






