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Mkhitaryan, dalla scommessa con Klopp alla finale di Champions League: ecco la sua verità

Nell’ultimo anno le dichiarazioni di Mkhitaryan hanno fatto spesso discutere. Dalla definizione di “ingiocabili” in poi. In occasione del Festival di Trento l’Armeno è tornato a parlare. Ecco le sue dichiarazioni. 

A margine del Festival di Trento ha parlato Henrikh Mkhitaryan. Il centrocampista Armeno si è raccontato in vista dell’uscita del proprio libro che verrà presentato nei prossimi giorni. Tra i tanti argomenti trattati il suo rapporto con Jurgen Klopp con il quale fece una scommessa ma non solo Mkhitaryan ha parlato anche dell’ultima finale di Champions League persa contro il PSG. Il centrocampista si è poi concentrato anche sul rapporto con Mourinho e Simone Inzaghi ma non solo non escludendo la possibilità che in futuro lui possa diventare presidente dell’Armenia. Questi solo alcuni del lungo intervento del centrocampista dell’Inter nella giornata odierna a Trento.

Henrikh Mkhitaryan, centrocampista
Henrikh Mkhitaryan, centrocampista (LaPresse) – Sportitalia.it

 

Mkhitaryan, vinsi una scommessa con Klopp

Sul suo rapporto con Jurgen Klopp ha parlato così: “Ogni volta in cui volevi parlare con lui era disponibile, indipendentemente che fosse per parlare di calcio o di problemi di vita. Gli sarò sempre grato, perché ho avuto difficoltà al Dortmund. Fu una scommessa in allenamento. Mi disse: “Scommettiamo che non farai più di 7 gol in questo esercizio?. Primo tiro: fuori. Secondo: palo. Poi inizia ad entrare. Mi ferma dopo poco dicendomi che il tempo era terminato e gli pago 50 euro. Nella sfida successiva contro l’Eintracht faccio 2 gol, quelli che mancavano nell’esercizio. Dopo la partita mi ha abbracciato e gli ho detto: “Mi ridai i 50 euro?. Non capivo bene le scommesse, infatti poi non ne abbiamo fatto altre.“. Ancora su Klopp: “Ha dato tantissimo al calcio, tutti sanno chi è e che persona è. Mi dispiace, ma se ha scelto così bisogna“.

Sulla finale di Champions League: “Dopo 4 partite super con Bayern Monaco e Barcellona, pensavamo di battere il PSG. E’ stato sbagliato tutto. Trauma o orgoglio? Entrambe le cose, ma in tre settimane abbiamo perso tre titoli”. Su Mourinho: Dopo la finale vinta di Europa League non mi diede la mano, forse si è scordato o forse voleva vedere come mi sarei comportato. Sul momento non ci ho badato. Ma ovviamente mi ha lasciato il segno: Perché?, mi sono chiesto. Ma ho imparato che comunque una persona non debba per forza abbracciarti per dirti bravo“.

Mkhitaryan vicino al rinnovo
Inzaghi, ex allenatore Inter – Sportitalia.it (Ansa Foto)

 

Le parole su Inzaghi

Sul rapporto con Simone Inzaghi: “C’era e c’è, questi rapporti non si scordano. Ho vissuto 3 anni bellissimi con Simone Inzaghi, mi ha dato una seconda giovinezza. Mi sentivo importante a giocare tutte le partite dai 33 ai 36 anni. A Udine però, quando mi ha tolto dopo 32 minuti pensai: “Magari ho trovato un altro che si comporterà male con me”. Invece non sapevo questa storia degli ammoniti, che lui li cambia dopo ogni giallo. Nessuno me lo aveva spiegato. Per me è stato un allenatore, un padre, un amico, uno con puoi parlare di tutto. Parlavo di tutto, però sapendo che c’era un limite da non sorpassare mai. Ho solo bei ricordi con lui, se lo rivedrò nei prossimi anni lo riabbraccerò. Gli ho mandato un messaggio quando è andato in Arabia perché é stato importante per l’Inter“.

Sulla possibilità di diventare presidente dell’Armenia: “Non ci sto ancora pensando, non so ancora quanto giocherò. Ci penso ogni giorno: andare avanti o fermarmi? Non voglio avere rimpianti nella mia carriera. Voglio capire cosa fare, non ho ancora deciso. Mai dire mai anche al fare l’allenatore, ance se ora è più no che si. Per quanto riguarda il fatto di diventare Presidente in Armenia, ancora ci sto pensando

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