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Ultim’ora Alberto Tomba, confessione pesante: è stato condannato

Il famoso sciatore italiano Alberto Tomba racconta la sua croce. Quanto accaduto durante la sua carriera lo ha segnato per sempre. 

Per noi italiani il mondo degli sport invernali non ha segreti e nello specifico, nella disciplina dello sci abbiamo sempre proposto al mondo degli atleti di prim’ordine, tra cui spicca la stella più brillante di tutte. Con oltre 50 vittorie complessive nelle maggiori specialità dello sport – 35 slalom e 15 slalom giganti – Alberto Tomba è una leggenda di questa disciplina.

Alberto Tomba Sci
Tomba, la maledizione (Facebook) – www.SportItalia.it

Nel corso degli anni novanta Tomba soprannominato anche “La Bomba” per il suo stile molto deciso e irruento in pista è stato l’uomo da battere nel campo dello sci, un atleta quasi impossibile da sconfiggere e una leggenda per lo sport italiano in senso assoluto. Il Classe 1966 si è poi ritirato nel 1998, dopo una carriera passata con il simbolo dei Carabinieri sulla tuta da sci.

Lo sciatore, curiosamente, ha avuto anche una piccola esperienza nel mondo del cinema con il film Alex L’Ariete in cui interpreta il protagonista, non proprio una sua grande prova o un successo stando alle recensioni. In TV, Tomba è tornato a confessarsi in una recente intervista in cui ha rivelato alcuni lati nascosti della sua carriera e la sua grande condanna.

Alberto Tomba: la confessione shock

In una recente intervista su Il Messaggero lo sciatore racconta tutti i retroscena ed i segreti della sua carriera. Si parte con il cognome che gli ha creato qualche problema, all’inizio: “Mi chiamavano il bolognese perché porto un cognome pesante”, ricorda l’atleta riferendosi chiaramente al rapporto tra la morte ed il significato del suo cognome in italiano.

Alberto Tomba Facebook
La confessione di Tomba (Facebook) – www.SportItalia.it

L’atleta ha parlato anche del rapporto con la sua abilità sugli sci, ricordando come quella di vincere in continuazione ad un certo punto fosse diventata quasi una condanna: “Sono passati 30 anni esatti da Bormio ’95 e i ricordi sono ancora vivi. Sentivo la pressione, se arrivavo secondo c’era delusione, ero condannato a vincere”, la sua analisi su quei momenti.

Sono i lati negativi della fama e del successo. In ogni caso, con un record di vittorie simili Tomba può tranquillamente dire di essere andato “in pensione” soddisfatto e senza aver mai deluso nessuno. Con ironia ma anche serietà nel momento in cui scendeva in pista, Alberto Tomba ha segnato un’epoca e lasciato una traccia fondamentale nello sci di fondo e nello slalom per noi italiani.

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