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MotoGP, Ducati umiliata: coinvolto Marc Marquez

Una vera e propria umiliazione per la Ducati, uno smacco in MotoGP per la scuderia di Marc Marquez e Pecco Bagnaia.

La stagione 2025 della MotoGP sembrava ormai indirizzata verso un copione già scritto: Ducati protagonista assoluta, Marc Márquez in stato di grazia e Pecco Bagnaia impegnato a ritrovare quella brillantezza che gli aveva permesso di conquistare i titoli precedenti.

Ducati battuta in MotoGP
MotoGP umiliazione Ducati (Foto IG @marcmarquez93 – sportitalia.it)

La Desmosedici, infatti, ha dominato gran parte dell’anno, confermandosi una moto straordinaria per potenza e stabilità. Márquez ha saputo adattarsi in fretta al nuovo ambiente, diventando in poche gare il simbolo di una squadra capace di reinventarsi e vincere ancora.

MotoGP: Ducati non tiene il passo

Tutto faceva pensare a un’altra giornata di gloria rossa anche sul circuito di Phillip Island. E invece, è successo l’imprevedibile. Il Gran Premio d’Australia 2025 entrerà infatti per sempre nella storia dell’Aprilia. Con il trionfo di Raúl Fernández – il primo della sua carriera in MotoGP – la Casa di Noale ha raggiunto un traguardo leggendario: la vittoria numero 300 nel Motomondiale, considerando tutte le classi. Un risultato che pesa tantissimo, non solo per il simbolismo del numero, ma anche per il modo in cui è arrivato.

Fernández ha guidato con coraggio, lucidità e una grinta che non si vedeva da tempo, portando la sua RS-GP25 davanti a tutti in un weekend che resterà impresso nella memoria dei tifosi. Per Aprilia si tratta di una vittoria dal valore immenso. Il marchio veneto, infatti, conferma il suo ruolo di costruttore europeo più vincente nella storia del Motomondiale. Un primato che oggi assume un sapore ancora più dolce perché conquistato contro giganti come Ducati, Honda e Yamaha, in un’epoca in cui la concorrenza è spietata e i dettagli fanno davvero la differenza.

Aprilia batte Ducati
L’Aprilia conquista un tragardo storico ,ai nessuno come lei (Foto IG @aprilia – sportitalia.it)

Ducati, invece, è costretta a fare i conti con una giornata nera. Alla fine, la sensazione è stata quella di una sconfitta pesante, non solo sul piano sportivo ma anche simbolico. Perché quando una rivale italiana come Aprilia ti supera e fa la storia proprio davanti a te, l’amarezza è doppia.

La moto resta fortissima, Márquez continua a essere un fenomeno, ma certi segnali non vanno ignorati. L’Aprilia, con pazienza e sviluppo costante, ha dimostrato di essere la regina delle casi costruttrici, il traguardo raggiunto è di quelli che fanno tremare i polsi.

In un weekend che doveva essere una festa per la Ducati, è stata invece l’Aprilia a prendersi la scena, scrivendo la storia e lasciando a Borgo Panigale la consapevolezza che, senza ombra di dubbio, nel Motomondiale non esistono più gerarchie intoccabili. Per la Rossa c’è ancora tanto da fare, e il messaggio arrivato dall’Australia è chiarissimo: il dominio non è mai eterno.

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