Arriva una spaventosa ipotesi sul rapporto Hamilton-Leclerc: pare che sia stata tutta una vendetta personale, le prove del pilota.
L’ultima gara in Texas ha dato a Ferrari se non una conferma – difficile usare questo termine – quantomeno un messaggio importante che fa pensare ad una ripresa in corso per il team, in vista di un 2026 che deve essere per forza più sereno e costante di un 2025 all’insegna della sconfitta in partenza e delle prestazioni non convincenti. Tutto arriva da quanto abbiamo visto in pista.

Finalmente, abbiamo potuto vedere Charles Leclerc e Lewis Hamilton arrivare in tandem in un’ordine migliore del classico settimo ed ottavo posto a cui ci hanno tragicamente abituati. I due piloti sono arrivati terzo e quarto, con il monegasco sul podio ed il britannico al seguito. Certo, un primo e secondo posto ci avrebbero reso più felici. Ma si va a piccoli passi nella giusta direzione.
L’analisi di un ex driver che conosce bene l’ambiente ed il mondo delle corse avendolo vissuto in prima persona per tanti anni però getta un’ombra sinistra su questo arrivo combinato: la supposizione supportata ovviamente da alcune prove e riflessioni lascia pensare che ad Austin, abbiamo assistito senza capirlo ad una vera e propria vendetta interna a team.
Leclerc toglie il podio ad Hamilton. A posta!
Timo Glock ha corso in varie scuderie in carriera, dalla Toyota alla Jordan ed ha pure ottenuto 3 podi quindi sa cosa vuol dire difenderne uno fino alla fine. Secondo lui e stando a quanto ha detto a Sky nella sua ultima intervista in cui analizza la gara negli USA di Ferrari e non solo, quella di arrivare terzo è stata una “decisione” di Leclerc che avrebbe potuto tranquillamente invertire le posizioni con il britannico che non vede un podio da circa 20 gare di fila. Un record negativo.

“Hamilton e Leclerc non si sono scambiati le posizioni a Baku e forse questa è stata una vendetta da parte di Charles”, ricorda Glock facendo riferimento alla gara precedente. Quali sono le prove di questa “vendetta” che andrebbe contro l’ordine voluto dalla squadra? Intanto, Hamilton non ha ancora un podio in Ferrari mentre Leclerc lo ha conquistato a Monaco. Secondo poi, al 22esimo giro è successa una cosa palese riguardo tutto ciò.
In quell’occasione, abbiamo visto Hamilton provare a portarsi avanti e Leclerc chiudergli letteralmente la porta in faccia, un comportamento talmente evidente che pure Ferrari lo ha richiamato ai box di lì a poco. Ormai però l’ordine della gara è rimasto tale per il resto dello svolgimento del GP. Un segno che in Ferrari le tensioni non siano ancora del tutto sopite?






