Ancora una batosta per l’Italia. Dopo l’operazione l’ufficialità dello stop: probabilmente non potrà nemmeno andare alle Olimpiadi.
Abbiamo già insistito molto nel passato su quanto lo sport professionistico, a differenza di quello amatoriale che porta decisamente più benefici di quanti non ne faccia la competizione continua, possa fare male al corpo di un atleta a lungo andare. Eppure, per persone che vivono di questa passione, sia economicamente che emotivamente, il prezzo di un crociato rotto o di una frattura al braccio è qualcosa che si mette in conto, nel grande schema delle cose.

Gli unici casi in cui un infortunio può diventare un momento impossibile da accettare per uno sportivo, anche se è accaduto per ragioni completamente slegate dal comportamento dell’atleta, sono quelli in cui tale problema porta a perdere l’evento sportivo più importante che si tiene ogni quattro anni, ossia le Olimpiadi, il palcoscenico definitivo per gli atleti.
Una famosa atleta italiana in queste ore ha ricevuto una mazzata durissima da accettare che riguarda proprio la sua presenza alle prossime Olimpiadi. L’operazione è andata a buon fine, certo, ma l’infortunio è troppo grave. Il sogno di poter sventolare la bandiera dell’Italia alle prossime e magari mettere in bacheca un’oro potrebbe quindi slittare.
Niente Olimpiadi, il verdetto è quasi certo
Classe 1996, Marta Bassino, nata a Cuneo è una talentuosa sciatrice tricolore che ha già rappresentato il nostro paese egregiamente in più di una manifestazione sportiva. Il palmares dell’atleta dell’EI parla chiaro: un oro ai Mondiali ed un bronzo, a cui si unisce un altro oro ottenuto ai Mondiali juniores ed un trofeo nella specialità dello slalom gigante, quella in cui Alberto Tomba era un grande maestro.

Come ha comunicato la Federazione Italiana Sport Invernali per l’atleta la partecipazione alle Olimpiadi di Cortina del 2026 appare fortemente compromessa, quasi impossibile. L’operazione per ridurre frattura al piatto tibiale è andata bene ma le lesioni al collaterale che è stato reinserito stimano ora la riabilitazione in un periodo compreso da 4 a 6 mesi che rende teoricamente parlando impossibile la preparazione della Bassino per la manifestazione.
Ora, non tutto è perduto, è chiaro: in passato, tanti atleti hanno sfidato i limiti della stessa fisica e sono riusciti a recuperare da infortuni gravissimi partecipando a grandi trofei, pensate al leggendario Francesco Totti nel 2006 che veniva da una frattura decisamente simile. Facciamo gli auguri alla sciatrice e speriamo che anche lei possa compiere un grande miracolo sportivo e recuperare a tempo record.






