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Lutto gravissimo nello sport, Italia a pezzi: sono tutti in lacrime

Lo sport italiano piange un giovane atleta, un talento: una notizia che non si vorrebbe mai scrivere, un addio che lascia senza parole.

Ci sono giorni in cui parlare di sport diventa tremendamente difficile. Giornate in cui la passione, la fatica e la voglia di vincere si spengono all’improvviso, lasciando solo un silenzio carico di dolore.

Sport in lacrime morto ciclista
Grave lutto nello sport, Italia in lacrime (Foto Instagram – sportitalia.it)

È una di quelle notizie che nessuno vorrebbe mai raccontare, perché riguarda un ragazzo pieno di sogni, di energia, di vita. Eppure, purtroppo, la realtà a volte sa essere spietata. Lo sport italiano è sotto shock, travolto da un lutto che lascia un vuoto profondo.

Sport in lacrime, azzurri con la fascia al braccio

Nelle ultime ore è arrivata la conferma di una tragedia che ha spezzato il cuore di un intero movimento sportivo, ma anche di chi lo aveva conosciuto, sostenuto e ammirato. Dopo settimane di speranza, di preghiere e di attesa, è arrivata la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere: Kevin Bonaldo non ce l’ha fatta.

Il giovane ciclista, appena 25 anni, è morto questa mattina all’Ospedale San Bortolo di Vicenza, dove era ricoverato dallo scorso 21 settembre. Quel giorno, al termine della Piccola Sanremo di Sovizzo, era stato colpito da un improvviso malore che lo aveva fatto crollare a terra, lasciando tutti attoniti. Da allora aveva lottato, sospeso tra la vita e la morte, circondato dall’affetto della famiglia, dei compagni di squadra e di un intero mondo sportivo che non aveva mai smesso di tifare per lui.

Kevin Bonaldo il ciclsita morto
Kevin Bonaldo non ce l’ha fatta, si è spento a 25 anni (Foto IG @scpadovani1909 – sportitalia.it)

La notizia della sua scomparsa è stata confermata dalla sua società, la Sc Padovani Polo Cherry Bank, con un messaggio che trasmette tutta la disperazione del momento: “La Sc Padovani Polo Cherry Bank è affranta nell’annunciare che questa mattina, al termine di un mese in cui ha lottato con coraggio tra la vita e la morte, Kevin Bonaldo si è spento. La nostra società vuole manifestare la propria vicinanza alla famiglia di Kevin e a tutti i suoi cari”. Parole semplici, ma che raccontano tutto il dolore di chi ha perso non solo un atleta, ma prima di tutto un ragazzo gentile, solare e amato da tutti.

Kevin era considerato uno dei giovani più promettenti del ciclismo italiano. In lui c’era la freschezza di chi corre con il cuore, con la leggerezza di chi ancora sogna, ma anche con la determinazione di chi sa che il talento va di passo con la fatica. Aveva ancora tutto davanti a sé, e proprio per questo la sua scomparsa fa così male.

Il mondo del ciclismo si è stretto attorno alla sua memoria. La Federazione Ciclistica Italiana ha espresso il proprio cordoglio e ha annunciato che gli atleti azzurri correranno con il lutto al braccio ai prossimi Mondiali su pista. Un gesto di rispetto e amore, per ricordare Kevin e il suo esempio di dedizione e coraggio.

Senza ombra di dubbio, la morte di Kevin Bonaldo lascia una ferita che non si rimarginerà facilmente. La sua storia resterà nel cuore di chi lo ha conosciuto e di tutti gli appassionati che, anche solo per un momento, hanno incrociato il suo sorriso e la sua voglia di vivere. Perché, alla fine, certi ragazzi non se ne vanno davvero: continuano a pedalare nei ricordi e nelle emozioni di chi li ha amati.

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