Una notizia che proietta i due verso il futuro travolge Sinner ed Alcaraz. E’ già polemica per qualcosa di mai sentito prima d’ora.
In questo periodo storico sono i due nomi che anche i profani che non seguono molto lo sport conoscono per forza: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, sopratutto il secondo per noi abitanti dell’Italia sono i due nomi più in vista dell’universo del tennis, in costante lotta da mesi per accaparrarsi il primo posto della classifica ATP e soprattutto, alla luce delle numerose finali che le hanno viste opposti l’uno all’altro.

Fino a questo momento a prevalere nel numero di scontri diretti vinti è stato Alcaraz ma Sinner si è portato a casa la coppa di Wimbledon segnando un precedente inedito nella storia italiana, dato che nessun azzurro aveva mai vinto questo torneo nella storia. Insomma, le basi per una rivalità storica che rimanga anche quando i due si saranno ritirati negli annali sportivi ci sono tutte.
Chissà se i due saranno ancora al top del gioco quando tra qualche anno succederà qualcosa di incredibile. Qualcuno sembra aver previsto il futuro ed è pronto ad offrire addirittura una cospicua cifra pur di vederli giocare “in casa sua”. E agli appassionati, la proposta ha fatto già storcere il naso tra accuse di svendere lo sport e altre polemiche sui diritti umani.
Soldi a palate per giocare in Arabia Saudita
Negli ultimi anni il Medio Oriente sta diventando un polo importante dello sport, in tutti i campi, anche se la ragione non è certo una grande tradizione in molte discipline. I Mondiali in Qatar hanno permesso alla piccola formazione emiratina di partecipare al torneo pur non avendo praticamente nessuna esperienza nelle coppe internazionali. In Formula 1, GP come quello di Jedda e Dubai hanno acquisito sempre più importanza.

Nella penisola araba insomma manca solo un bell’evento legato al tennis che potrebbe arrivare nel 2028: la federazione ATP infatti ha comunicato che dal 2028 ci sarà un evento Masters 1000 anche in Arabia Saudita, paese governato dal sovrano Bin Salman che è finito spesso al centro di polemiche per il rispetto dei diritti umani, portando un giro di affari da ben 1,6 miliardi di dollari nel paese arabo. C’è però un problemino.
Per garantire la partecipazione di grandi campioni come possono essere Sinner ed Alcaraz ma anche Zverev o Fritz e Djokovic serve un montepremi molto elevato, dato che queste competizioni non sono obbligatorie – abbiamo visto Alcaraz stesso saltare un paio di tappe in questi mesi – e non c’è modo per obbligare gli atleti a partecipare. La polemica sui social è esplosa, tra chi accusa la federazione di svendere il proprio sport e gli atleti di essere dei mercenari. Chissà cosa succederebbe se Sinner e Alcaraz si lasciassero tentare da un montepremi molto ingente.






