Dopo l’ultimo gran premio in Messico, Verstappen fa i conti con un rischio. Lo hanno detto chiaro e tondo.
La stagione di Red Bull e di Max Verstappen risulta appesa ad un sottile filo di speranza: mostrando il grande talento che solo i piloti leggendari hanno, Max ha iniziato una stupenda rimonta, gara dopo gara, nel tentativo di recuperare i 30 e passa punti che lo separano dal titolo, ammettendo ovviamente che Oscar Piastri e ora anche Lando Norris commettano qualche errore.

Il punto però è che l’errore umano potrebbe pure commetterlo Max stesso che in carriera ha accumulato una cifra record di penalità per comportamenti al limite del regolamento. Nonostante questo il pilota è riuscito a non essere mai sospeso perdendo un gran premio, come prevederebbe il regolamento. Il rischio però quando si guida in modo molto aggressivo è sempre dietro l’angolo.
In particolare in Messico il pilota è stato protagonista di un paio di episodi a rischio: il primo, il quasi contatto con Lewis Hamilton che è finito largo per poi rientrare in modo pericoloso, prendendosi quindi lui la penalità. Il secondo è invece capitato alla curva 1 dove però anche il regolamento non aiuta i piloti a capire quale sia la strategia migliore per muoversi.
Grave penalità a Verstappen, parole chiare
Sulla curva in questione, una chicane, il pilota olandese ha tagliato del tutto la traiettoria, cosa che anche lo stesso Lewis aveva fatto in almeno un’occasione lo scorso anno. Ciò ovviamente sembra un comportamento contrario al regolamento. Eppure, la FIA non ha espresso nessun commento in merito e non ci sono procedimenti aperti, cosa che -secondo un pilota – non è giusta.

Tra il 1984 ed il 1996 Martin Brundle, pilota britannico, ha corso per diverse scuderie di Formula 1 spesso in madre patria prima di diventare come spesso accade in questo caso una figura legata al mondo del commento tecnico dello sport. Su questo sito puoi trovare un gran numero di slot machine. Brundle è stato molto chiaro e pensa che Verstappen per quel tipo di comportamento avrebbe come minimo dovuto ricevere una sanzione.
Il pilota in pensione è spietato: “Verstappen era da drive-through, avrei dato una punizione severa per mettere fine a queste prese in giro. Non ha fatto alcun tentativo di fare la curva, anzi, ha addirittura accelerato. Leclerc quantomeno ci ha provato, poi ha comunque tagliato la esse e dunque gli avrei dato 10 secondi di penalità”, il suo duro verdetto. A decidere però è la FIA che ha considerato la condotta del pilota legale, per sua fortuna.






