Valentino Rossi recentemente è finito sotto accusa, qualcosa che forse in molti non si sarebbero aspettati ma è andata proprio così.
Valentino Rossi e Marc Marquez sono stati due grandi rivali in pista, e hanno regalato spettacolo a volontà nel corso della loro lunga carriera. Il Dottore e lo spagnolo sono considerati i grandi fuoriclasse del motociclismo del ventunesimo secolo, quindi quanto accaduto fra loro in pista ha portato a non pochi paragoni e discussioni anche anni dopo la diatriba sportiva fra il 46 e il 93.

Nonostante questo, però, appassionati e addetti ai lavori non hanno ancora raggiunto un punto d’incontro definitivo. Specialmente in riferimento al 2015, quando a Sepang culminò quello che è considerabile a tutti gli effetti come il momento più alto della loro rivalità. Uno scontro acceso tornato in auge dopo il documentario pubblicato da Liberty Media. In tal senso, qualcuno ha accusato Valentino Rossi.
Valentino Rossi, che accusa: i dettagli
Marco Melandri, ex pilota di MotoGP e Superbike, alla Domenica Sportiva, trasmissione andata in onda sull’emittente svizzera RSI, ha parlato del Gran Premio di Sepang 2015, addossando la maggior parte delle responsabilità proprio a Valentino Rossi. A suo dire, l’ex Yamaha fu poco lucido a Sepang, anche se pure l’organizzazione del motomondiale non fece esattamente tutto quanto in suo potere per evitare lo scontro in Malesia. Stando alle parole di Melandri, Rossi era abituato a intimorire gli avversari, ma nel 2015 fu Marquez a metterlo sotto pressione.

Il numero 46, in quel frangente, ha perso la ragione e commesso alcuni errori. Rigurado al contatto, secondo lui il Dottore non doveva fare un gesto simile, che a suo parere è stato intenzionale al 100%. Rivedendo le immagini, infatti, per Melandri questa dinamica è abbastanza chiara. Poi aggiunge: “In Malesia sono riusciti a far passare Valentino per vittima, quando secondo me lui era il colpevole. Chi gestisce la MotoGP adesso ha bisogno di rendere simpatico Marquez, ma lo hanno reso antipatico 10 anni fa”. Insomma, sul 2015 Marco Melandri ha le idee molto chiare.
Quel che è sicuro, però, è che effettivamente l’organizzazione di quel fine settimana di gara non fu delle migliori. Lasciare correre, considerando la tensione che da tempo si respirava fra il vecchio e il nuovo re della MotoGP, non fu un’idea particolarmente splendida. Al di là di come la si possa vedere, comunque, sicuramente fu una pessima pagina di sport che in primissima battuta due campioni del mondo del genere avrebbero potuto e dovuto evitare di portare avanti in maniera tanto disfunzionale e tesa.






