Una bruttissima notizia per lo sport paraolimpico e per chi segue Alex Zanardi da anni. La scomparsa lascia tutti senza parole.
Negli ultimi anni, il mondo dello sport paralimpico ha vissuto una trasformazione profonda. Non è più percepito come un universo “a parte”, ma come una realtà viva, piena di energia, talento e passione. Gran parte del merito, senza ombra di dubbio, va ad Alex Zanardi.

La sua forza, il suo esempio e la sua capacità di rialzarsi dopo l’incidente che avrebbe spezzato chiunque lo hanno reso un simbolo universale di resilienza. È stato lui, infatti, a sdoganare per primo l’idea che lo sport per atleti con disabilità non fosse un “ripiego”, ma una vera e propria espressione di eccellenza sportiva.
I fan di Zanardi sono senza parole
Mentre lo sport inclusivo continua a crescere, oggi l’Italia si ritrova a fare i conti con una notizia che lascia tutti senza parole. Un lutto improvviso, una perdita che tocca da vicino il mondo paralimpico e in particolare quello veneto, dove la passione per l’inclusione sportiva ha radici solide e sincere. La commozione è palpabile, e non solo tra gli addetti ai lavori.
È infatti venuto a mancare Luca Luchena, punto di riferimento dello sport paralimpico padovano, un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita alla costruzione di ponti tra lo sport e la solidarietà. La notizia della sua morte ha colpito come un fulmine a ciel sereno, lasciando un grande vuoto in chi lo conosceva e in chi, anche solo da lontano, aveva sentito parlare di lui e del suo straordinario impegno.

Luchena aveva iniziato la sua avventura nel mondo dello sport inclusivo con il basket, ma non si era mai fermato lì. Con la sua determinazione e la sua visione, aveva compreso che lo sport poteva essere uno strumento potentissimo di integrazione e riscatto. Così, nel 2014, fondò l’associazione sportiva dilettantistica Calcio Veneto for Disable, con sede a Camposampiero. Un progetto nato dal cuore e diventato negli anni un punto di riferimento per tantissimi atleti con disabilità, oggi affiliato al Calcio Padova e alla federazione paralimpica del calcio balilla.
Non era solo un dirigente o un appassionato: era un uomo che credeva davvero nella forza dello sport come linguaggio universale. Chi ha avuto modo di lavorare con lui lo descrive come una persona instancabile, sempre pronta a dare una mano, a trovare una soluzione, a motivare chiunque avesse bisogno di credere in se stesso.
Il Calcio Padova ha voluto ricordarlo con un messaggio carico di affetto, sottolineando la sua lunga militanza nel mondo del volontariato e la stretta collaborazione con il Comitato Paralimpico Veneto. Parole che raccontano non solo la perdita di un grande sportivo, ma soprattutto quella di un uomo che ha saputo trasformare la passione in missione, e il gioco in strumento di vita.
Oggi, nel silenzio che segue le notizie più difficili, resta la certezza che l’eredità di Luca Luchena continuerà a vivere nei sorrisi dei ragazzi che scendono in campo grazie a lui. Perché, come insegnano Zanardi e tutti i pionieri dello sport paralimpico, la vera vittoria non è mai solo nel risultato, ma nel coraggio di crederci fino in fondo.






