Jannik Sinner è uno degli sportivi che finiscono più spesso al centro dell’attenzione: anche questa volta le cose sono andate così.
Jannik Sinner è uno dei giocatori che finisco più spesso al centro dell’attenzione. Dopotutto, i suoi risultati all’interno del mondo del tennis parlano da soli. Costantemente in finale di quasi ogni torneo al quale prende parte, l’azzurro ha attualmente come unico grande rivale capace di contrastarlo ad altissimo livello e in qualsiasi condizione soltanto lo straordinario spagnolo Carlos Alcaraz.

Proprio per questa ragione, anche alle ATP Finals di Torino non avrà un confronto semplice da sostenere, considerando effettivamente quanto i due siano più o meno allo stesso livello in questo preciso momento.
In ogni caso, l’ennesima possibile sfida con carlos Alcaraz non è l’unica cosa di cui si sta parlando in queste ultime ore, visto e considerato il fatto che pare essere tornato a galla a Torino anche il caso Clostebol.
Sinner, si torna a parlare di doping: i dettagli
Si torna a parlare del caso Clostebol che ha coinvolto Jannik Sinner in passato, o meglio, torna a farlo Novak Djokovic. In un’intervista al programma web Piers Morgan Uncensored, il fuoriclasse serbo ha dichiarato che “la questione del doping è una nuvola che seguirà Sinner per tutta la carriera, così come la nuvola del Coronavirus segue me”. L’ex numero uno al mondo non ha mai nascosto le sue perplessità in riferimento a questo fatto che ha fatto tanto chiacchierare l’intero mondo del tennis, e anche stavolta ha voluto parlarne. In una chiave più serena e meno accusatrice, ma lo ha comunque fatto.

Ricordiamo che per quanto riguarda la squalifica ricevuta da Jannik Sinner, il tennista serbo dichiarò che ci sono giocatori che hanno aspettato più di un anno prima che il loro caso fosse affrontato. Ha anche raccontato di sentirsi davvero frustrato a riguardo, anche soltanto perché sono rimasti all’oscuro di tutto per cinque mesi. Arrivò addirittura a dire che “sembra si possa influenzare l’esito se sei un top player, se hai accesso ai migliori avvocati e a determinate risorse”.
In ogni caso, l’ITIA (Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis) ha spiegato più volte che nel caso Sinner tutte le regole e le procedure sono state rispettate seguendo il codice Wada. Adesso Djokovic è tornato a parlare di quanto accaduto a Sinner, paragonando gli strascichi di quella questione a quelli dell’evento che ha visto il campione serbo rifiutare di vaccinarsi contro il Coronavirus nel periodo in cui la pandemia dilagava un po’ ovunque (portandolo a essere espulso dal torneo Major dell’Australian Open 2022).






