L’ultima prestazione in Portogallo pare aver dato il colpo di grazia alla fiducia di Bagnaia in se stesso e in Ducati. Il motivo è chiaro.
Ancora una volta e forse per l’ultima, la Ducati ha deluso Francesco Bagnaia. E’ accaduto a Portimao dove al dodicesimo giro su venticinque il pilota italiano è caduto dalla GP-25 giocandosi da una parte il quarto posto della gara e dall’altro con tutta probabilità il terzo posto assoluto in classifica che pare destinato a Marco Bezzecchi.

Questa volta, Bagnaia è stato anche meno morbido del passato, se possibile, con la due ruote, parlando chiaramente della caduta come di un problema dovuto al mezzo. “Sono caduto perché spingevo troppo”, sono state le sue dichiarazioni a freddo che come vedremo a breve, sono state subito rincarate con ulteriori accuse al mezzo.
La caduta di Portimao è solo l’ultimo episodio di una sequela di lunghe delusioni che dal Giappone, ultima gara in cui Bagnaia ha portato a casa una vittoria, hanno assillato Pecco anche nel finale di stagione, dopo averlo travolto praticamente per tutto l’anno. Molti giornali parlano direttamente di aria di divorzio, benché la squadra abbia minimizzato. Ma ora non è più possibile farlo.
Ducati getta la spugna: “Abbiamo provato di tutto”
Varie volte nel corso dell’anno Bagnaia ha chiesto pubblicamente a Ducati Lenovo risposte sulla scarsa intesa trovata con la sua due ruote, cosa strana dato che l’appello pubblico sembra quasi un modo per dire alla stampa che con questo mezzo, Pecco non si trova affatto a suo agio. Nonostante Dall’Igna e Tardozzi abbiano in teoria confermato Pecco anche per la prossima stagione – il contratto lo blinda per tutto il 2026 – Bagnaia stesso ha detto una frase molto lapidaria.

Il pilota chiede infatti un nuovo inizio: “Sapevo in anticipo che quest’anno sarei stato molto vicino a cadere sempre, in qualsiasi situazione. Personalmente vorrei ricominciare da capo. Vorrei ripartire da zero e, magari, lavorare in modo diverso, come ho fatto nelle ultime due gare”, le parole del pilota. Sicuramente, team come Honda ed Aprilia Racing pagherebbero oro per dargli questa possibilità con i loro colori.
Una frase molto pesante da pronunciare a fine anno. Dal canto suo, Ducati continua a rispondere come ha sempre fatto per tutto l’anno: “Purtroppo non ha fiducia con la moto che lo mette in difficoltà. Abbiamo fatto di tutto per poterlo rimettere nelle condizioni dello scorso anno o almeno come nella gara in Giappone. Se ancora manca qualcosa dovremo parlarci, chiarire il perché e capire come arrivare a una conclusione”.
Quale potrebbe essere questa conclusione, se addirittura una separazione con il team titolare, non è dato saperlo al momento. Sicuramente, è grave che un campione simile anche ora che non ha la pressione di dover vincere ad ogni costo nelle ultime gare del campionato non riesca a trovarsi a suo agio. Come in tutta la stagione, del resto.






