Il momento di follia di Moutet
A Bologna, da ieri, sono in corso le Final Eight della Coppa Davis. Nella prima giornata di match nel capoluogo emiliano-romagnolo era previsto l’esordio, uno contro l’altro delle squadre di Belgio e Francia.
La prima giornata di Coppa Davis, le cui finali sono in corso da ieri a Bologna, ha visto la prima sfida tra Nazionali. Il primo incrocio che ha visto Belgio e Francia scontrarsi ha visto la Nazionale transalpina avere la peggio nella sfida. Una sconfitta quella dei transalpini abbastanza sorprendente, ma che è diventata virale per un motivo particolare.
Ma ieri la sfida tra le due squadre nazionali è diventata virale non per il risultato che visto il Belgio vincere 2-0 grazie ai successi di Bergs e Collignon contro Rinderknech e Moutet. Corentin Moutet, nella prima sfida contro Collignon, era il grande favorito ma ha dovuto cedere anche per via delle sue follie. Una delle quali è diventata virale.
Dopo aver dominato per un set e mezzo contro Collignon, Moutet ha perso la testa, facendo rimontare. Alla fine, Collignon grazie al calo improvviso di Moutet, non nuovo a queste piccole follie, è riuscito a portare a casa il punto dell’1-0 poi bissato da Bergs contro Rinderknech.
Moutet ha pagato carissimo un azzardo nel secondo set: un tweener di controbalzo in una situazione in cui avrebbe potuto semplicemente giocare uno smash. Un colpo pazzesco e folle tentato in un momento delicatissimo dell’incontro. Un gesto tecnico spettacolare ma ad altissimo rischio, che infatti ha sbagliato. E che, invece di dargli fiducia, ha finito per cambiare l’inerzia e il destino della partita, segnando un punto di svolta psicologico da cui non è più riuscito a rialzarsi.
Moutet, poi su Instagram, ha parlato del gesto folle e si è scusato con tutti i tifosi francesi: “Mi pento profondamente di questa scelta, di quel colpo… Sono un giocatore istintivo, è ciò che mi ha costruito, ma a volte questo istinto mi tradisce. E quando succede, sono il primo a cadere con esso”. Una caduta che non riguarda soltanto l’esito della partita, ma anche il peso del ruolo che sentiva sulle spalle: “Oggi ho la sensazione di aver mancato la mia missione… avrei voluto essere l’uomo di cui la squadra aveva bisogno in quel momento”.
Resta, però, la gratitudine verso chi gli è vicino e la determinazione a ripartire, più consapevole e più forte: “Grazie a chi capisce, grazie a chi resta al mio fianco – ha continuato Moutet parlando del suo grave errore in Davis –. Grazie ai giocatori, al capitano, allo staff, per avermi fatto posto in questa famiglia”. Un impegno che si chiude con una promessa che sa di riscatto: “Voglio imparare, sempre e ancora. Voglio trasformare questo dolore in forza. Tornerò più forte, per voi, per la squadra, per la mia bandiera”.
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