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Mondiali U17, Italia da bronzo: sconfitto il Brasile ai rigori

Ci sono partite che restano negli occhi più per il carattere che per lo spettacolo, e serate in cui un singolo gesto tecnico vale anni di lavoro. L’Italia U17 a Doha ha vissuto una di quelle notti in cui la resilienza diventa identità e la storia si scrive dal dischetto.

Il bronzo mondiale dell’Italia U17 arriva così, dopo una sfida tiratissima contro il Brasile, chiusa sullo 0-0 dopo 90 minuti di battaglia e decisa ai rigori dalla freddezza degli azzurri e dai guantoni di Alessandro Longoni. Il portiere della Primavera del Milan si è preso la scena quando tutto sembrava scivolare via, respingendo i tiri di Pacheco e Luis Eduardo e aprendo la strada al rigore decisivo trasformato da Baralla. Un gesto che vale il terzo posto più prestigioso di sempre per l’Italia nella categoria, alla settima partecipazione al torneo.

La festa dell’Italia U17 per il bronzo al Mondiale

Brasile in 10

Il match si era messo in discesa già al 14’, quando la Seleção è rimasta in dieci per il doppio giallo rimediato dal difensore Vitor Fernandes. Un episodio che sembrava destinato a cambiare volto alla partita, ma il Brasile ha avuto il merito di compattarsi in maniera impeccabile, riposizionandosi con un 4-4-1 attento e fisico, capace di chiudere ogni linea interna e limitare gli spazi per le giocate tra le linee.

L’Italia non punge

L’Italia, pur controllando il pallone e provando a sfondare con pazienza, ha faticato a creare occasioni davvero nitide. La chance migliore è capitata nel primo tempo sui piedi di Maccaroni, che ha sfiorato il palo dopo una bella combinazione con Arena. Nella ripresa gli azzurri hanno aumentato la pressione, sfiorando la rete più volte sui cross provenienti dalle fasce, ma senza trovare la precisione necessaria. E anzi, hanno tremato al 62’, quando Lontani è stato trafitto nel cuore dell’area prima che il fuorigioco di Moraes cancellasse il possibile vantaggio verdeoro.

Azzurrini U17, bronzo ai rigori

Nel finale Favo ha inserito forze fresche anche in ottica dei tiri dal dischetto, soluzione che si è rivelata decisiva. La lotteria dei rigori ha premiato la maggiore lucidità degli azzurri, che dopo anni di delusioni in questa competizione tornano a festeggiare e scrivono una pagina nuova della loro storia recente.

Un Mondiale chiuso con orgoglio, dopo sei vittorie e il passo falso in semifinale contro l’Austria. Non c’era una coppa in palio, ma la medaglia di bronzo pesa come oro. E porta il nome di un gruppo che ha saputo non mollare mai.

Stefano Francesco Utzeri

Classe 1993, nativo digitale sedotto dai Beatles e Marty McFly, cerco di raccontare il mondo a modo mio, al massimo delle mie possibilità. Laureato in Comunicazione nel 2018, e poi in Giornalismo nel 2020, ho collaborato con diverse realtà del territorio nazionale avendo studiato in Emilia-Romagna, ma il mio cuore è a Cagliari.

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