La scuderia italiana Ducati Lenovo lancia un messaggio molto chiaro: c’è una buona percentuale di colpa di Valentino Rossi, in quello che è successo.
Se dal punto di vista dei risultati sportivi la MotoGP degli ultimi anni è chiaramente un monopolio di Ducati, lo stesso si può dire parlando della quantità di squadre che utilizzano una moto del team italiano. Ben 5, e potrebbero essere 6 se in seguito al trasferimento di Marc Marquez in Ducati Lenovo, Pramac non avesse chiuso i rapporti con la squadra, passando alle Yamaha.

Tutti questi team satelliti hanno rapporti privilegiati con la squadra principale di Ducati e, anche se sono lungi dal favorirla, possono comunque vantare un certo livello di intesa con Tardozzi, Domenicali ed il resto della squadra. Pensiamo ad esempio al team VR46, fondato dal famoso pilota Valentino Rossi: il Dottore è stato una sorta di padrino sportivo, per Francesco Bagnaia, prestandogli anche la moto di Morbidelli nei test di Misano di quest’anno.
Una situazione che però potrebbe cambiare dopo le parole che un dirigente della squadra vincitrice del campionato ha detto sul famoso litigio tra Marquez e Rossi che dieci anni fa a Sepang ci regalò una delle pagine più oscure della MotoGP recente, il famoso calcio/non calcio di Rossi al pilota spagnolo che, per molti, gli costò il decimo titolo mondiale.
Tardozzi sbotta, è colpa di Rossi
Torniamo al giugno di quest’anno quando Marc Marquez fu oggetto di una bordata di fischi dopo la vittoria allo Sprint del Mugello: notando che molti tifosi indossavano la maglia rossa di Ducati, Davide Tardozzi non ci vide più dalla rabbia e urlò verso le platee “State zitti! E’ rosso!”, riferendosi all’appartenenza di Marc alla sua squadra. Un gesto che Marc ha, scherzosamente, ripreso anche durante un galà della MotoGP dopo la stagione.

Ad oggi il dirigente del team torna su quell’avvenimento, affermando di aver agito di istinto: “Sono davvero stanco di questo continuo rimando a 10 anni fa a Sepang, se sei un appassionato di motociclismo non puoi attaccarti ancora a quella cosa”, spiega parlando di cosa gli abbia dato davvero fastidio. E poi, la frecciata non da poco al collega Rossi.
“L’ho già detto e lo ripeto, la colpa fu al 50% di Rossi ed al 50% di Marquez”, con ovvio riferimento ai fatti di Sepang su cui a quanto sembra, Tardozzi vorrebbe poter evitare di tornare ancora. La verità è che solo una riconciliazione tra i due piloti potrebbe frenare quest’ondata di “sdegno” verso Marc; e vista la situazione tesa tra i due, è difficile che succeda.






