Niente da fare per il tennista azzurro che viene sconfitto in finale a Miami, 7-6, 6-4, dal polacco Kurkacz ed è costretto a rinviare il sogno di una vittoria in un ATP 1000 
Si ferma in finale il sogno di Jannik Sinner di conquistare a soli 19 anni il suo primo trofeo ATP 1000. Una partita meno brillante del solito da parte dell’altoatesino che solo nel finale è riuscito a rientrare in partita recuperando diversi game.
La finale di Jannik Sinner
Il primo set vede Sinner partire in sordina, poi prendere quota e alla fine andate a giocare per vincere il set. Ma contro il regolarissimo e poco spettacolare Hurkacz all’altoatesino mancano i colpi decisivi per chiudere la frazione e anche al tie-break, sul 2-3, Sinner incappa in qualche errore di troppo che consente al suo avversario di chiudere sul 7-4 pur dopo avere fallito due set point.
Il secondo set si apre maluccio per Sinner che gioca piuttosto appesantito e senza riuscire mai a trovare colpi davvero efficaci: l’azzurro perde subito il servizio, non riesce a controbreakare, perde di nuovo il servizio, cede il quarto game a 0. E solo allora, quando la partita sembra ormai segnata, Sinner riesce finalmente ad alzare il suo livello di gioco mettendo in difficolà Hurkacz e rimontando tre game. Sul 5-4 Hurkacz non sbaglia più e alla prima opportunità chiude il match.
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Sogno solo rinviato
Per Jannik Sinner la vittoria in un torneo di grande prestigio è solo rinviato, ed è una mera questione di tempo: l’altoatesino, due vittorie in ATP a Melbourne quest’anno e a Sofia lo scorso anno, è talmente giovane da potersi permettere di sognare in grande.
Con la finale persa a Miami, Sinner il più giovane tennista azzurro che raggiunge la partita decisiva per un trofeo un ATP 1000 a distanza di due anni dalla vittoria di Fognini a Montecarlo. Una sconfitta amara, ma sostanzialmente giusta per quanto ha detto il campo. E che comunque garantisce a Sinner un bel balzo nel ranking mondiale ATP. Oggi Jannik era al numero 39. Domani mattina si sveglierà sarà numero 22…
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